Oggi, il Sindacato USB Sanità ha inviato un comunicato al Commissario Straordinario Maurizio Marcias dell’ARNAS Brotzu, evidenziando le gravi problematiche riguardanti il pagamento della perequazione. Gianfranco Angioni, rappresentante del sindacato, ha espresso forti perplessità sulle recenti dichiarazioni diffuse da una sigla sindacale apparentemente vicina alla Direzione aziendale, relative alla mancata redistribuzione delle somme per il mese di luglio.
“Qualora tali informazioni si rivelassero fondate, ci troveremmo di fronte a una situazione di gravità inaudita,” ha affermato Angioni. “È inaccettabile che informazioni riservate al settore del Personale possano essere estrapolate o anticipate a terzi.”
Angioni ha ulteriormente sottolineato il costante mancato coinvolgimento del sindacato nella gestione delle dinamiche legate al personale. “Esistono differenze significative nel grado di coinvolgimento riservato alla Dirigenza. È essenziale promuovere una cultura di massima trasparenza e condivisione,” ha dichiarato. A tal proposito, il sindacato ha chiesto aggiornamenti dettagliati sulla redistribuzione delle risorse economiche, esprimendo dubbi circa l’effettiva assegnazione delle Risorse Aggiuntive Regionali.
“Siamo preoccupati che la recente comunicazione possa essere un mero espediente per distogliere l’attenzione dalle gravi problematiche in corso,” ha incalzato Angioni, mettendo in luce anche l’emergente crisi della carenza di personale sanitario, tecnico e amministrativo. “L’ARNAS è al collasso.”
Inoltre, il sindacalista ha fatto riferimento alle numerose segnalazioni riguardanti il recupero coattivo del costo del pasto, la mancata corresponsione a regime delle indennità economiche, quali pronte disponibilità, lavoro straordinario e altre indennità, comprese quelle per incentivazione tecnica. “Queste problematiche destano grande preoccupazione,” ha avvertito Angioni. “La revisione unilaterale degli incentivi per le funzioni tecniche ha generato malcontento tra i lavoratori e forti dubbi sulla legittimità di queste misure al massimo ribasso.”
Conclude Angioni: “La situazione attuale è insostenibile e necessita di un’immediata attenzione. Il malessere tra i lavoratori e lavoratrici è generalizzato. Considerate l’importanza delle questioni sollevate, siamo in attesa di un urgente riscontro da parte del Commissario. In assenza di risposte tempestive, ci riserviamo il diritto di attivare lo stato di agitazione e le procedure di raffreddamento e di conciliazione di fronte al prefetto.”













