C’è chi bussa alle porte del Comune, che eroga contributi che fuoriescono direttamente dalle casse cittadine o si appoggia alle iniziative come il “pane e formaggio” e il Reis. Sono migliaia i quartesi in difficoltà che, però, si rivolgono anche alle parrocchie. Solo tra Sant’Elena e Santo Stefano sono trecentosessanta famiglie. Numeri in aumento, legati anche alla crisi nera scaturita dal Coronavirus. E le Politiche sociali hanno aumentato i fondi a disposizione, come spiega l’assessore Marco Camboni, nelle ultime settimane impegnato ad avere la lista completa dei 2500 cittadini che prendono il reddito di cittadinanza. Qualche numero: oltre ai percettori del reddito ci sono 2260 richieste di aiuto alimentare dal precedente bando comunale, a cui si aggiungono ora altri 600mila euro per aiuti per il cibo e le bollette, 98 percettori di contributi comunali straordinari, 2654 percettori della Legge regionale 12 appena conclusa regionale, 450 intascano il bonus “affittiamo”, 387 i buoni spesa “pane e formaggio” e 371 sono percettori del Reis.
Dalla parrocchia di Santo Stefano è arrivato l’invito, all’amministrazione comunale, a creare una consulta delle associazioni di volontariato. Sul punto, l’assessore Camboni spiega che “nel 2020 abbiamo erogato alle associazioni di volontariato, la Caritas e i vincenziani, 90mila euro per i pacchi viveri, che per il 2021 sono aumentati a 130mila euro. Il mio assessorato convoca regolarmente i soggetti del volontariato e a questi chiede puntualmente report sulle attività svolte, in modo da avere una visione aggiornata di tutte le problematiche. I contatti sono proficui e continui”.