“Stop immigrazione in Sardegna” è il messaggio che reca lo striscioni portato dagli attivisti di CasaPound sotto la nave spagnola dalla quale sono sbarcati ieri 456 migranti. Scanditi cori e slogan diretti all’ equipaggio della Guardia Nacional che hanno assistito dal ponte della Rio Segura al blitz dei militanti.
“La nostra isola non può offrire un futuro alle migliaia di immigrati che l’ Unione Europea traghetta dalla Libia con navi inglesi, tedesche e spagnole” – afferma CasaPound in una nota – “Troviamo, poi, paradossale che proprio la Spagna da un lato respinga chi cerca di oltrepassare i confini di Melilla e Ceuta sparando proiettili di gomma e fumogeni e dall’ altro scarichi il problema immigrazione sulle nostre coste con tale disinvoltura”.
“È ora di porre fine a questa ignobile tratta di esseri umani giustificata da un buonismo cieco ed esasperato, che spesso cela immensi interessi economici legati allo sfruttamento degli immigrati e che ignora le statistiche sul tasso di rifugiati politici” – continua – ” I rapporti di UNHCR parlano chiaro: su 170 mila immigrati sbarcati lo scorso anno soltanto 22 mila hanno ottenuto lo status di rifugiato, i restanti 148 mila sono clandestini“.
“Non possiamo permetterci di mantenerli in hotel e agriturismi sine die con risorse economiche che dovrebbero essere riservate in primo luogo all’ assistenza dei nostri concittadini più poveri, molti dei quali non riescono ad arrivare alla fine del mese” – conclude la nota – “Per questa ragione chiediamo al Prefetto e al Presidente della Regione di procedere al rimpatrio degli immigrati che non possiedono i requisiti indicati dalla convenzione di Ginevra per essere riconosciuti come rifugiati”.