Concerto di Blanco a Capodanno e via tavolini da Marina e Stampace basso. Commercianti infuriati. C’è chi lamenta di aver dovuto rinunciare a numerose prenotazioni. Ma il Comune spiega: “Dobbiamo garantire le vie di fuga, sospendiamo le concessioni anche per eventi minori”. Non si placano le polemiche per l’ordinanza comunale che impone lo stop ai tavolini ai due rioni più frequentati dalla movida cittadina, in concomitanza con l’evento di San Silvestro. “I tavolini vengono sospesi spesso per eventi anche di dimensioni minori (chiaro il riferimento alle processioni della Settimana Santa, quando i drink e gli aperitivi fecero spazio al passaggio delle secolari processioni religiose, ndr)”, spiega Alessandro Cossa, dirigente dell’assessorato alle Attività produttive, “è una misura di sicurezza per evitare il blocco delle vie di esodo e deflusso, peraltro le norme sono molto inasprite dopo i fatti di piazza San Carlo a Torino e i tragici disordini per la partita della Juventus”. Dagli uffici di palazzo Bacaredda evidenziano anche che da molti anni ormai i grandi eventi erano assenti in città e che da allora molte norme sono cambiate. Le critiche sono arrivate anche per la decisione di escludere dal provvedimento le concessioni del corso Vittorio Emanuele II e di piazza Yenne, dove i tavolini potranno restare anche domani. “Probabilmente i tecnici presumono più probabile una fuga in discesa e di lato”, aggiunge Cossa. Quanto al fatto che l’ordinanza sia arrivata a poche ore dall’evento, gli uffici si giustificano con le lungaggini dettate dai lavori della commissione di Vigilanza.
L’ordinanza. Dalle 16 di domani e fino alle 8 del giorno dopo saranno sospese le concessioni su suolo pubblico per circa 70 attività tra via Angioy, via Roma, largo Carlo Felice, vico Carlo Felice, via Crispi, via Baylle, slargo via Savoia/via Baylle, via Savoia, piazza Aramu, piazza Savoia, via Dettori, via Napoli e via Barcellona.










