Almeno un acquisto, prevalentemente online e con un budget medio di 261 euro. Eccolo l’identikit di chi ha eletto il Black Friday a nuovo oggetto del desiderio nel tempio dello shopping, secondo un sondaggio Confesercenti e Ipsos che delinea la tendenza di comportamento nei confronti di un’altra delle tradizioni importata direttamente dagli Stati Uniti.
Il giro d’affari, da oggi a venerdì prossimo ovvero nella settimana black, toccherà i 3,3 miliardi di euro in netto aumento rispetto agli 1,7 miliardi del 2021. Secondo quanto dichiarato dagli intervistati, i protagonisti di questo Black Friday saranno i prodotti di moda. Il 64% delle persone interpellate, infatti, annuncia l’intenzione di acquistare capi d’abbigliamento, calzature o accessori moda approfittando degli sconti. Seguono elettronica ed informatica, che raccolgono il 57% delle intenzioni di acquisto, ed elettrodomestici – dalle tv alle lavatrici – indicati dal 41%, mentre il 32% cerca prodotti per la casa. Ma c’è anche un 9% interessato ad altri tipi di prodotti: principalmente giocattoli, libri, oggetti da collezione, cosmetici ed altri prodotti di profumeria. E più della metà di chi comprerà al Black Friday, il 57% in particolare, dichiara di voler utilizzare l’occasione per portarsi avanti con i regali di Natale, per un totale di 1,9 miliardi di euro.
Quanto ai canali di acquisto, il Black Friday si è ormai configurato come un evento soprattutto online. Solo il 29% degli italiani farà un acquisto in un negozio di prossimità. A fare la parte del leone saranno le piattaforme di e-Commerce (64% delle indicazioni), i portali online delle catene multimarca (43%) ma anche l’acquisto direttamente sul sito web dei produttori (29%). Un ulteriore 40% acquisterà anche presso i punti vendita fisici delle grandi catene e il 19% presso supermercati e ipermercati.
E, a riguardo, il segretario generale di Confesercenti, Mauro Bussoni, chiede interventi di correzione e riequilibrio del mercato: “Le promozioni del Black Friday e di novembre in generale stanno anticipando il Natale e dirottandolo verso il web. È dunque lecito chiedersi se occorre garantire maggiore equilibrio di mercato, invece che lasciare tutto così com’è, assistendo, senza intervenire, alla trasformazione e desertificazione delle nostre città, con le vetrine dei negozi oscurate da cartelli affittasi”.












