Bici modello Cina a Cagliari: arriva il bike sharing a “flusso libero”

Le bici condivise non avranno postazioni fisse di prelievo e deposito. Attraverso una app collegata al Gps della bicicletta, sarà possibile rintracciare quella più vicina. E per aprire (e poi chiudere dopo l’utilizzo) il lucchetto basterà sbloccare il codice col cellulare. La bici potrà poi essere parcheggiata ovunque


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Tutti in bici come in Cina. Il capoluogo sceglie il modello orientale il bike sharing “free floating”.  Diversamente dal bike sharing tradizionale, le bici condivise non avranno postazioni fisse di prelievo e deposito: i mezzi potranno essere trasferita da un punto all’altro della città. Attraverso una app collegata al Gps della bicicletta, sarà possibile rintracciare quella più vicina. E per aprire (e poi chiudere dopo l’utilizzo) il lucchetto basterà sbloccare il codice col cellulare. La bici potrà essere parcheggiata ovunque.

L’annuncio, da parte dell’assessora alla Mobilità del Comune Luisa Anna Marras, è arrivato ieri nel corso della presentazione delle nuove bici a pedalata assistita in dotazione alla polizia municipale cagliaritana. “Sarà una sperimentazione”, ha spiegato la Marras, “il nuovo sistema è stato un successo in Toscana e a Milano”. L’assessora ha anche annunciato il potenziamento del bike sharing già attivo in città “con 50 nuove bici”.

Il free floating (“flusso libero”) ha rivoluzionato il bike sharing nel mondo ed èstato un successo soprattutto in Cina. 


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