Assemini, “Tari non pagata nel 2015 e ora devo sborsare il doppio: ma sono sempre disoccupato”

Massimo Mureddu non lavora dal 2011 e vive, con la moglie disabile, in un appartamento di via Ozieri: “Nel 2015 abitavo da un’altra parte e non avevo i soldi per pagare la tassa, due anni dopo non mi è arrivata nessuna lettera al nuovo indirizzo. Ora vogliono 249 euro e tra un mese non avrò più il reddito di cittadinanza, una brutta botta”


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Ha ricevuto l’avviso nella buca delle lettere e, immediatamente, è andato a ritirare la lettera: “Tari 2015, avviso di accertamento esecutivo numero 16390 per parziale/omesso versamento relativo all’anno di imposta”. Una tassa non pagata, o pagata parzialmente, insomma, e un debito da dover saldare con l’amministrazione comunale di Assemini. Ma lui, Massimo Mureddu, 58 anni, “disoccupato dal 2011, prima lavoravo in una fabbrica di mobili”, ammette candidamente che “all’epoca, non potendomelo permettere, non avevo pagato nulla”. Poi, però, si è trasferito: “Vivevo in via Udine, sono stato sfrattato per scadenza di contratto”. E così, si è messo alla ricerca di un nuovo appartamento, insieme a sua moglie, Luciana, di tre anni più giovane: “Sono invalida al cento per cento, mi sposto solo con la carrozzella. Prendo una pensione di 290 euro al mese. Sto combattendo per avere un appartamento al piano terra e non ad un terzo piano”, spiega la donna. È Mureddu, però, il destinatario della bolletta: “La nuova casa l’ho trovata a ottobre 2015, in via Ozieri. Nei documenti del Comune c’è scritto che mi hanno inviato una notifica nel 2017, legata alla Tari, ma non ricordo di aver ricevuto nulla”.

“Adesso prendo il reddito di cittadinanza, 980 euro al mese: mi arriva da aprile 2019, scadrà a settembre e dovrò rifare la domanda, sperando che me l’accettino. Mi è già arrivata la Tari dell’attuale casa, oltre trecento euro che posso pagare a rate. Ogni mese devo spendere 350 euro per l’affitto, un centinaio di euro per le medicine di mia moglie e altri soldi se ne vanno per l’automobile, mi serve per portarla alle visite mediche. So di non essere l’unico in questa situazione”, afferma Mureddu, “però voglio chiedere al Comune di Assemini se può sospendere questa richiesta di pagamento”.


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