Cagliari, allarme al campo nomadi di via San Paolo: roghi tossici e montagne di rifiuti pericolosi

Oggi sopralluogo della commissione Igiene del suolo. Guarracino: “Il progetto prevede lo sgombero dell’area”. Onnis: “I residenti della zona non possono continuare a respirare fumi tossici. Subito la bonifica”. Marcello: “Non è possibile vedere la città in queste condizioni. Ma dove sono i controlli”?


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Roghi di spazzatura e materiale inquinante nell’area del vecchio campo nomadi di via San Paolo.  Sono ormai urgenti le demolizioni e bonifiche della zona tra via San Paolo, via Campo Scipione, via Mincio e la 195, un’area di centinaia di metri quadrati di proprietà comunale.
Secondo i tecnici di palazzo Bacaredda un’area della zona potrebbe essere stata inquinata e necessita di indagini approfondite. Si tratta della zona occupata da un “campo nomadi” di via San Paolo al numero civico 38, popolata da alcune famiglie nomadi, dove sono presenti notevoli quantità di rifiuti, molti non ancora ispezionati, ma che sicuramente potrebbero comprendere anche rifiuti pericolosi (quali accumulatori di auto, elettrodomestici, apparecchi elettrici ed elettronici, etc.).
I vecchi caseggiati e capannoni saranno buttati giù nell’ambito del progetto di riqualificazione di Sant’Avendrace e le aree abbandonate e industriali ospiteranno un parco attrezzato sportivo alle porte della città. Ma la bonifica potrebbe essere anticipata. L’amministrazione sta cercando le risorse. E prima dell’inizio dei lavori potrebbe essere necessario indagare sulla presenza di veleni nel sottosuolo.
Dopo i roghi dei giorni scorsi, oggi in via San Paolo si è tenuto il sopralluogo della commissione Igiene del Suolo. “Ci stimo concentrando anche sulle periferie. Qui mai nessuno ha mai posto rimedio a questa situazione che va avanti ormai da anni”, ha dichiarato il presidente della commissione Raffaele Onnis, “nella zona ci sono tante abitazioni in via Mincio e via San Paolo che non possono continuare a sopportare i fumi tossici, ne va della salute dei cittadini. Serve un’azione concreta di bonifica”.
“Non è possibile vedere la città in queste condizioni”, dichiara Fabrizio Marcello, Pd, “servono i controlli, serve far partire i lavori già programmati nella scorsa legislatura con 18 milioni di euro per la riqualificazione del quartiere di Sant’Avendrace che prevede la realizzazione di un grande parco sportivo con il coinvolgimento anche dei privati.  Questa non è la Cagliari che vogliamo”.
“Il progetto di riqualificazione presuppone lo sgombero dei baraccamenti”, dichiara Alessandro Guarracino, assessore all’Igiene del Suolo, “quando si svolgeranno i lavori occorrerà indagare sui rifiuti. Cercheremo, nelle more dell’appalto, di intervenire con controlli e bonifiche”.
Più volte sono stati segnalati episodi di fuochi accesi volontariamente, per il recupero del rame da cavi elettrici o altri metalli diversi durante la combustione causano sviluppo di diossine, con ricadute delle stesse sul suolo.
Già nel dicembre 2017 i Vigili del fuoco intervennero in via San Paolo per un incendio di masserizie. Le squadre, in una proprietà chiusa e recintata di circa 100 mq, trovarono masserizie varie (scarti di materiale edile, meccanico, arredamento e parti di elettrodomestici) interessate da un incendio, su un terreno comunale in occupazione abusiva. Tutto il materiale classificato “insalubre”. E c’è poi una comunicazione della Prefettura del gennaio 2017 rivolta al Comune che parla di presenza riscontrata “di diverso materiale altamente inquinante. Poiché tali strutture costituiscono grave pericolo per la salubrità ed pubblica incolumità”, aggiunge la nota, “si prega di voler far conoscere, con urgenza, notizie in merito agli interventi adottati per la messa in sicurezza dell’area”.


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