Assemini è sconvolta per la tragica scomparsa di Elio Scalas, il fabbro 40enne volato fuori strada col suo furgone sulla Provinciale 2, nella zona di Uta, e rimasto schiacciato dal suo stesso mezzo. Fatale un colpo di sonno o un malore improvviso: la verità, molto probabilmente, non si conoscerà mai e il funerale rappresenterà il momento più intenso e toccante durante il quale parenti e amici potranno salutarlo e ricordarlo nelle preghiere. Il padre, Franco, è da decenni un noto macellaio asseminese, mentre la madre Tiziana fa la casalinga. Elio lascia anche un fratello, Simone, da tempo residente in Asia, e una sorella, Michela, lavoratrice in una lavanderia. Tutta la famiglia si era riunita, per una cena allargata agli amici, a febbraio. Elio Scalas amava il suo lavoro: fabbro molto bravo, espertissimo in saldature, da un po’ di tempo viveva a Uta e lavorava in un’azienda esperta nella lavorazione del ferro. Oggi, in quella strada che conosceva meglio delle sue tasche, è rimasto tradito da qualcosa, finendo tra la vegetazione e un canale a velocità abbastanza sostenuta.
Tra i tantissimi che lo piangono pubblicamente c’è anche l’ex presidentessa e attuale componente del consiglio di amministrazione della Pro Loco di Assemini, Silvia Girau: “Elio era un ragazzo buonissimo, bravissimo e sempre gentilissimo. Siamo tutti vicini al dolore di Franco e Tiziana e tutta la famiglia per la perdita del loro caro”.











