Il cartello dei lavori, in capo alla Città Metropolitana, è messo in bella vista, così come le reti arancioni che sbarrano il tratto della Provinciale 92 sotto il ponte della Pedemontana, ad Assemini. I lavori sono iniziati a metà ottobre ma, dopo più di due mesi, la fine sembra essere davvero lontana. E le migliaia di automobilisti, tra loro anche molti lavoratori nell’area ricca di aziende e fabbriche di Macchiareddu e Grogastu, non ringraziano: “Un lavoro di poche decine di metri che in altre parti d’Italia lo si svolge in pochi giorni qui ad Assemini sta diventando una odissea, costringendo gli utenti ad effettuare percorsi alternativi con una quantità di chilometri in più da percorrere con il conseguente aggravio di tempo, costi di carburante e usura dei mezzi, per non parlare del sovraccarico di traffico stradale sia nella Pedemontana e sia nella dorsale consortile”, racconta, su Facebook, un frequentatore della strada, Emilio Garau.
E, tra i commenti al suo post, spiccano altre testimonianze di lavoratori costretti “a fare anche quattro chilometri in più”. Una situazione insostenibile, col rischio che le operazioni slittino ancora viste le imminenti vacanze natalizie. “Tra l’altro, la cosa assurda è che da un lungo periodo il cantiere in questione è completamente deserto, non si vede un operaio lavorarci e conseguentemente non si vede la fine dei lavori”.












