Una pensione sparita da 4 mesi, nei fatti rimasta “nascosta”, come spiega la stessa vittima di quello che sembra essere un pasticcio burocratico, “nella banca dalla quale, a luglio scorso, me n’ero andato, trasferendo tutti i miei soldi alle Poste”. Il caso di Antonio Caro, ex maresciallo di Assemini di 83 anni, Casteddu Online l’aveva raccontato lo scorso 15 settembre: “Ho fatto un semplice passaggio, la pensione di 1800 euro di luglio non si sa dove sia finita. Ho spedito pure tutti i miei dati all’Inps, ma non c’è stato nessun saldo: chi può mi aiuti”. Così aveva raccontato il pensionato. Nessuno, però, l’aveva aiutato: “E allora mi sono dovuto rivolgere a un avvocato”, racconta, con ancora il tono di voce di uno che ha dovuto faticare davvero tantissimo per avere giustizia. “Il mio legale ha spedito due raccomandante alla banca, intimando di rivolgersi, dopo quindici giorni, alla Procura”. E, oggi, dopo quattro mesi d’inferno, la situazione si è risolta: “Un funzionario dell’Inps ha contattato mia figlia, spiegandole che i soldi erano sempre rimasti custoditi nella banca, come se fossero rimasti ‘nascosti’. Forse è colpa della burocrazia”, osserva Caro. “Dall’istituto bancario hanno già spedito la mia pensione di luglio, tra pochi giorni risulterà accreditata alle Poste”.
Fine di un incubo, quindi? “Direi di sì”, riconosce l’ex maresciallo asseminese. “Non capisco, però, perchè ci siano stati questi continui e lunghissimi rimpalli tra la banca e le Poste. La mia pensione è stata ritrovata, ma non è giusto che un cittadino onesto debba vivere ciò che ho vissuto io, trascorrendo mesi e mesi alla ricerca dei miei soldi”.