Il boom è confermato, la Sardegna in zona verde europea e bianca, a livello italiano, fa gola ai turisti. A luglio e agosto gli alberghi viaggiano verso il tutto esaurito. Ma agli arrivi, e ormai è appurato, i controlli non ci sono. Certo, tutti attendono l’entrata in vigore del green pass, che prevede registrazione prima di imbarcarsi su una nave o un aereo. Negli scali non sono previste verifiche. E l’assessore regionale al Turismo, Gianni Chessa, nel benedire l’apertura della prima biblioteca all’interno dell’aeroporto di Elmas, “un’idea vincente che conferma la buona gestione dell’aeroporto e che mira a migliorare l’accoglienza”, osserva: “Avremo molti turisti, la Sardegna ha una forte richiesta, è chiaro che d’estate facciamo la differenza, la gente ha voglia di mare e di normalità. Se le cose resteranno così, supereremo i dodici milioni di presenze”. E c’è un’Isola, quasi Covid Free, da tutelare: “La pandemia è stata una lezione di vita per tutto il mondo, più che mai adesso chi si mette in viaggio deve dimostrare di essere sano per salvaguardare la propria incolumità e quella degli altri, serve buon senso”, osserva l’assessore regionale del Turismo. Che lancia un chiaro messaggio ai turisti in arrivo: “Se non avete il vaccino fatevi un tampone, la vacanza dev’essere sana e sicura per voi e per gli altri. Stiamo superando una pandemia che non è ancora finita”.
Quindi, l’avviso è uno: senza vaccino o tampone evitare la Sardegna, che faticosamente ha conquistato la nuova zona bianca e la promozione “verde” europea. E, sulle discoteche, Chessa è sibillino: “La lezione di vita che abbiamo avuto ci fa capire che la prevenzione arriva prima di tutto”, chiaro il riferimento ai focolai scoppiati a causa del distanziamento inesistente e delle mascherine non utilizzate nelle sale da ballo nell’estate 2020. “Si riapriranno solo se ci saranno le condizioni sanitarie per farlo, prima di tutto viene la salute”.









