Artistico di Cagliari senza sede: la lettera di rabbia dei docenti

La vera storia emblematica del liceo Artistico di Cagliari e di 850 alunni che restano senza sede. Altro che Buona Scuola, leggete la lettera di protesta dei docenti scritta per Cagliari Online


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I docenti del liceo Artistico Fois

L’Artistico e le sue sedi – la storia di una vera scuola senza sede Diversi anni or sono si pensava di pubblicare un testo corredato di immagini per raccontare la storia delle sedi storiche del nostro Liceo e, quindi indirettamente, anche la storia dell’Artistico attraverso la lente di edifici prestigiosi come l’ex complesso di Santa Teresa (Piazza Dettori) e l’ex complesso delle Scuole Pie (via San Giuseppe). Il progetto per vari motivi non andò a buon fine e nel frattempo il Liceo che d’ora in avanti chiameremo, come è dovuto, Foiso Fois venne trasferito in altre strutture. Dispiaciuti di dover lasciare la nostra sede storica di Piazza Dettori (che tuttavia ancora oggi mantiene la denominazione di ex Liceo Artistico), affranti per l’abbandono della sede di via San Giuseppe, siamo approdati al complesso di San Lucifero, conosciuto come ex “Scano” perché nomina sunt consequentia rerum… Due anni fa abbiamo trasportato le nostre masserizie e la nostra storia in via Sant’Eusebio nella speranza di aver ottenuto finalmente una sede adeguata che potesse contenerci tutti o quasi, una sede facilmente raggiungibile per i numerosi studenti pendolari (circa il 70% del totale), una sede che ci desse prospettive di stabilità dopo tante peregrinazioni.

Per dovere di cronaca si citano in rapida sequenza gli spostamenti nel capoluogo in viale San Vincenzo, viale Poetto, istituto dei ciechi (a Pirri), via Eleonora d’Arborea… Oggi il Fois è cresciuto fino a raggiungere il ragguardevole numero di ottocentocinquanta studenti di cui quarantaquattro con disabilità, ragazzi e ragazze splendidi che nutrono un sincero amore per la scuola che frequentano e che non possiamo sballottare come pupazzi da un capo all’altro di Cagliari e hinterland. Il nostro istituto attualmente gravita tra la sede staccata di via Bixio a Pirri, un prefabbricato funzionale e comodo per un determinato bacino di utenza, ma con numero di aule insufficienti e palestra da sempre inagibile, un’ala del Leonardo da Vinci, gentilmente concessaci a seguito dell’istituzione del Liceo Musicale, e la sede centrale ex “Scano”. Considerato che, seduta stante, ci è stato chiesto di liberare l’ala del Leonardo, che la sede centrale è sottoposta ad un importante lavoro di ristrutturazione, noi, a pochi giorni dall’inizio delle lezioni, non sappiamo dove e in che modo svolgere l’attività curricolare con i nostri studenti. Le aule disponibili sono circa la metà di quelle necessarie e non parliamo di laboratori, palestra, biblioteca ed aula magna. La situazione è preoccupante e abbiamo la sgradevole sensazione che gli enti competenti la stiano sottovalutando. Se così non fosse, che vengano a spiegarcelo, che chiariscano che cosa hanno in serbo per i nostri ottocentocinquanta studenti, ci dicano di persona come pensano di salvaguardare il loro diritto allo studio che va dal primo all’ultimo giorno dell’anno scolastico!

Una proposta, del tutto ufficiosa, è stata fatta prima attraverso il vostro giornale e poi alla nostra Dirigente e comporterebbe un ulteriore decentramento presso la sede del “Besta 2” (Monserrato) che attualmente ospita classi del “Martini” che a sua volta dovrebbe spostarsi al Leonardo da Vinci di Cagliari, negli spazi che noi occupiamo attualmente. Qual è la logica di questo andirivieni? Togli uno e metti l’altro? Quali i criteri di assegnazione delle sedi? Non capiamo e, di conseguenza, non siamo in grado di spiegarlo a studenti e famiglie che, dopo aver fatto determinate scelte anche in base a motivi logistici, affettivi e via discorrendo, si troverebbero catapultati in una realtà completamente diversa e più disagiata con conseguente rischio di aumento della dispersione scolastica. All’Unione Sarda Egregi organi istituzionali ex provincia, comune di Cagliari, regione Sardegna che tanto impegno dedicate a garantire il diritto all’istruzione di tutti gli studenti sardi, che rivolgete grande attenzione al problema della dispersione scolastica, risolvete anche la questione del Fois e risolvetela presto e bene con lungimiranza perché il nostro trend positivo significa che l’attività che proponiamo – nonostante i sacrifici che ci avete finora imposto con scelte miopi e sbagliate – “piace” a molte persone. Basta con i traslochi costosi e insulsi! Basta con l’attribuzione di sedi sottodimensionate o decentrate, fatiscenti o ristrutturate in modo scriteriato che richiedono altri interventi nel giro di poco tempo! Basta con gli sprechi di risorse investite in lavori fatti male perché la vostra vigilanza è del tutto inadeguata! Basta con i trasferimenti di sede perché i nostri alunni non sono pacchi postali! Voi siete i responsabili del grave disagio e voi dovete farvene carico. La campanella sta per suonare… I docenti del Fois


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