Il Comune di Quartu Sant’Elena e l’Associazione Artisti Armeni, con il patrocinio dell’Ambasciata italiana della Repubblica di Armenia e della Regione Autonoma della Sardegna, presenta, nelle sale espositive dell’Ex Convento dei Cappuccini, la Mostra internazionale d’arte contemporanea a cura di Giacomo Carlo Tropeano ‘Artisti armeni a Quartu Sant’Elena’, che sarà inaugurata giovedì 13 luglio alle 19, in occasione della manifestazione ‘Sciampitta – Festa Internazionale del Folklore’.
L’allestimento espositivo crea una forma di immersione nella cultura armena. Le opere esposte denunciano infatti esperienze di sperimentazione artistica che testimoniano il travaglio di una cultura ‘in fermento’, dopo i fatti politici del secolo scorso, una cultura che vuole fare i conti con la propria storia in relazione a quella dei Paesi occidentali.
Il progetto espositivo, curato dall’ingegner Giacomo Carlo Tropeano, dirigente del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, sarà aperto al pubblico dal 14 al 19 luglio, nei giorni feriali dalle 18 alle 21, sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 18 alle 21. L’inaugurazione è in programma giovedì 13 alle 19 e vedrà la partecipazione del Sindaco Stefano Delunas, dell’Assessore alla Cultura Maria Lucia Baire e del Sovrintendente ad Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano, Medio Campidano, Carbonia-Iglesias e Ogliastra Fausto Martino.
La mostra si pregia di una lunga lista di artisti armeni, attualmente quasi tutti in diaspora ma sempre legati da più o meno frequenti rapporti culturali con la loro terra di origine. Con l’occasione si punta anche a rafforzare il legame che unisce personalità artistiche armene affermatesi nei vari Paesi europei ed extraeuropei con quelle che, rimaste in patria, elaborano attività di ricerca nel campo dell’espressione artistica contemporanea con uno sguardo rivolto verso l’estero. In questo modo tale patrimonio culturale non rimane chiuso nell’ambito associativo ma conquista una conoscenza più ampia, attraverso occasioni di confronto con altre identità culturali.
Si tratta di un’operazione culturale nata a Napoli nel settembre 2010 e proseguita in molte città italiane prima di approdare in Sardegna. Tali mostre avvicinano realtà e culture, come quelle armene e italiane, geograficamente lontane, ma con assonanze ed elementi identitari in cui possono riconoscersi ambedue le nazionalità. Tra gli artisti che aderiscono al progetto con le loro opere possiamo citare gli armeni Ashot Avagyan e Ashot Baghdasaryan e gli ‘italiani’ Sonia Orfalian e Vighen Avetis. E poi i ‘russi’ Khachik Abrahamyan, Gagik Badalyan, il ‘ceco’ Gor Avetisyan, lo ‘statunitense’ Samvel Saghatelyan.
L’evento è stato organizzato nell’ambito del programma di ‘Sciampitta – Festa Internazionale del Folklore’. La manifestazione è infatti un vero e proprio incontro di culture e quindi anche un generatore di valori di pace. Nell’ambito del progetto è inoltre prevista la partecipazione delle associazioni culturali ‘Città di Quarto 1928’ e ‘Settenote… e più’, nonché della Sezione cittadini dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’A.N.M.I. (Associazione Nazionale Marinai d’Italia).
“Si tratta di una mostra che vuole essere occasione di riflessione su una realtà lontana e allo stesso tempo molto identitaria come quella armena. Questo forte legame con la propria terra è peraltro una caratteristica che avvicina molto tale cultura alla realtà sarda – spiega l’Assessore alla Cultura Lucia Baire -Il progetto permette di apprezzare lo spessore delle opere, realizzate da diversi artisti contemporanei che non hanno cancellato il legame che li unisce alla terra d’origine. Le tragiche vicende del genocidio non hanno infatti spento in loro una grande vivacità artistica e quindi la voglia di continuare a produrre arte”.
“Il popolo armeno quindi ha una forte identità e merita quindi la giusta attenzione da parte dell’opinione pubblica internazionale. Sono circa una trentina i Paesi che oggi riconoscono il genocidio armeno; tra questi c’è anche l’Italia, al pari delle Nazioni Unite e del Parlamento Europeo – conferma il Sindaco Stefano Delunas -. La mostra sarà un itinerario affascinante attraverso la cultura e la civiltà armene, ma mostrerà anche le sue interazioni con le altre civiltà europee ed extraeuropee. In coincidenza con le manifestazioni di Sciampitta 2017, sarà un bel contributo per alimentare il dibattito culturale e quindi anche un’azione utile a raccontare l’Armenia e a sconfiggere l’indifferenza”.











