A dirla tutta, quella specie di edifici adibiti a bagni o vespasiani all’aperto che dir si vogliano considerare, assolvono in pieno al loro concepimento, peccato però che non ci siano ne water o lavandini ma sul pavimento grezzo soltanto fazzoletti sporchi, escrementi, profilattici usati e sporcizia. Che bella cartolina, non c’è che dire, benvenuti nel dietro le quinte dell’Arena Grandi Eventi, dove quella suggestiva passeggiata che da S.Elia conduce fino alla zona della spiaggiuola fronte ex padiglione “Nervi” allo stato attuale è soltanto un borderline dedicato agli incontri di sesso all’aperto.
Nessuno può smentire, le tracce di quel che si ritrova all’interno di quegli immobili ormai vandalizzati e fatiscenti, la dicono lunga: niente di assolutamente grave, ma per pubblica decenza questo è quello che quel luogo di degrado può offrire oggi alla città. E dire che negli obiettivi dell’amministrazione comunale, c’era ben altro: tutto quel compendio oggi desolatamente pieno zeppo di rifiuti o cos’altro, è una cattedrale nel deserto, se non fosse per qualche sporadico evento di spettacolo musicale che attira cagliaritani e fan da tutta l’Isola. Peccato, un vero peccato perché in quel regno di desolazione rimane ufficialmente una grande incompiuta.











