Due serate, quarantanove speaker, quindici artisti, due laboratori, dodici scuole, otto live performance e un totale di trentanove associazioni coinvolte. Aprono da domani alle 18 sul palco del Teatro civico di Cagliari le Officinepermanenti di OIC e associazione IC.
Luogo di smontaggio e rimontaggio, di sperimentazione e progettazione in corso d’opera, ma soprattutto di creazione di prototipi, le Officine sono il simbolo dell’idea che da tempo muove l’azione degli ingegneri cagliaritani: promuovere il confronto e la collaborazione tra tutte le anime della comunità per affrontare al meglio qualsiasi tipo di problematica e di sfida.
Questa mattina la manifestazione è stata presentata dal presidente dell’Ordine degli ingegneri cagliaritani Gaetano Nastasi e dal presidente dell’associazione IC (ingegneri cagliaritani) e vicepresidente del Consiglio nazionale degli ingegneri Gianni Massa.
«Le Officine nascono con l’idea di lavorare sui linguaggi e sui confini, uscire dal recinto delle visioni individuali e trovare sovrapposizioni – ha spiegato Massa. – Come tema di quest’anno abbiamo scelto l’InCoscienza: l’obiettivo è analizzare quell’approccio basato su una razionalità a volte fin troppo stretta che rischia di paralizzarci, lo stesso che ci spinge, ad esempio, a finanziare un progetto o una startup solo se ci sono delle garanzie a lungo termine».
Per questa seconda edizione si è deciso di adottare la formula del festival. Incontri, laboratori, narrazioni, performance artistiche, approfondimenti si alterneranno sul palco del teatro per affrontare da tanti punti di vista la riflessione sul tema filo conduttore dell’evento.
«Abbiamo deciso di ridurre i tempi e cambiare la formula della manifestazione per rendere i suoi contenuti di più facile comunicazione e fruizione per il pubblico – ha detto Nastasi -. Uno degli obiettivi è la dinamicità e la sperimentazione. Siamo curiosi, ad esempio, di vedere l’opera dei quattro writers che durante le due giornate e seguendo i ritmi delle iniziative decoreranno il pannello che farà da sfondo sul palco».
Tra gli ospiti ci saranno lo scrittore e giornalista Davide Camarrone, l’ingegnere Paolo Cremonini che si è occupato del recupero della Costa Concordia, ma saranno in tanti a partecipare alle due sessioni in programma. La prima “Paris”, prevista per la serata di domani si concentrerà sul fenomeno migratorio. La seconda “Sciri”, venerdì, sarà incentrata su comunicazione e territorio e su come questo rapporto incida sulla coscienza dei popoli. Da visitare la mostra fotografica di Maria Giovanna Dessì: immagini di giovanissimi che con una coraggiosa incoscienza hanno deciso di formare una famiglia.
L’ingresso è gratuito. Per accedere al teatro è necessario prenotare il biglietto attraverso il sito www.officine2020.com













