È tornato nella “sua” Isili Fabio Lecis, il trentatreenne morto una settimana fa dopo una disperata corsa in ambulanza sino al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari. Operatore socio sanitario, Lecis era positivo al Covid da alcune settimane. Era nella sua abitazione, accanto a quella dei genitori (entrambi positivi e ricoverati proprio a Is Mirrionis) quando, il 23 settembre, le sue condizioni si sono aggravate. Il suo cuore ha cessato di battere a pochi minuti dall’entrata in ospedale. Un dramma che ha sconvolto un’intera comunità, e che ha avuto anche degli strascichi di natura legale: qualche giorno dopo, infatti, è stata disposta l’autopsia sul corpo del trentatreenne.
Oggi, il trasferimento da Cagliari a Isili per la tumulazione in cimitero. Nessun rito religioso, i cancelli del camposanto di Isili sono stati chiusi subito dopo l’entrata dell’auto dell’agenzia funebre con, dentro, la bara. Fuori, tanti applausi e lacrime da parte di molti isilesi che, dopo aver saputo dell’arrivo del loro concittadino, hanno deciso di omaggiarlo per l’ultima volta, nel pieno rispetto delle distanze e utilizzando tutte le precauzioni necessarie. Presenti anche vari assessori e consiglieri comunali. Un messaggio di vicinanza e cordoglio arriva, ovviamente, dal sindaco di Isili Luca Pilia: “L’amministrazione comunale e tutta la popolazione sono vicini ai familiari di Fabio, una persona solare, gentile e generosa”. La morte dell’Oss “è un tragico lutto che ha colpito e scosso l’intera comunità”.












