Senza lavoro e anche senza aiuti. E’ il dramma degli autisti delle api calessino di Cagliari, quelli che scarrozzano i turisti nel capoluogo. Con la Sardegna isolata e la gente a casa non possono lavorare. E al danno si è aggiunta la beffa: la Regione li ha esclusi dalla possibilità di accedere ai finanziamenti straordinari per il sostegno economico alle imprese turistiche danneggiate (annullamento prenotazioni, impossibilità di procacciarsi clienti, ecc.) nel periodo dell’emergenza coronavirus. Sono 5 le imprese individuali operative in città e almeno 3 subiscono lo stesso problema
Quale potrebbe essere il pasticcio burocratico? Il codice ateco (quello che definisce le attività economiche) che classifica il servizio dell’ape calessino parla di “Trasporto terrestre di passeggeri in aree urbane e suburbane”, ma questo codice non è stato inserito nel bollettino tra attività legate al turismo, quando è evidente che si tratta solo di un servizio turistico.
“Potrebbe trattarsi di una svista o un banale errore burocratico da parte della Regione”, chiarisce Mauro Puddu, “probabilmente ci hanno confuso con gli Ncc (noleggio con conducente) che infatti sono stati inclusi. Lo faccio senza polemiche: chiedo alla Regione che non si dimentichi di noi. Perché ormai la stagione per noi è compromessa. Noi possiamo stare a bocca asciutta. Vogliamo solo far sapere alla Regione che esistiamo anche noi”.









