Antifascisti occupano il Magistero, Fdi: “Clima da anni di piombo”

Dopo l’annuncio degli antifascisti dell’occupazione dell’aula tre del magistero contro l’inaugurazione della sede di CasaPound, arrivano la risposta della controparte


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“In questo momento occupata l’aula 3 del magistero contro l’apertura della sede di Casa Pound per permettere lo svolgimento delle iniziative di opposizione. L’occupazione, oltre che come forma di protesta, è stata resa necessaria perché nell’ultimo anno e mezzo sono sempre state negate le aule per iniziative organizzate da Comitato studentesco contro l’occupazione militare della Sardegna-Cagliari e Cua Casteddu” l’annuncio su Facebook oggi del coordinamento antifascista cagliaritano.

Si preannunciano momenti di tensione per l’inaugurazione della sede di CasaPound a Cagliari, arriva infatti la risposta del coordinamento Fdi “Dobbiamo purtroppo registrare che la prepotenza del “Coordinamento Antifascista Cagliaritano” non ha limiti e l’occupazione dell’Aula 3 del Magistero, importante plesso dell’Università di Cagliari, ne è ulteriore prova», è quanto dichiara Michele Pisano, Presidente regionale giovanile di Fratelli d’Italia.

«Negli ultimi anni il clima di tensione politica si è inasprito e ne abbiamo avuto testimonianza anche al Corteo per la sicurezza che si è svolto dieci giorni fa, quando una decina di “antagonisti” hanno cercato di bloccare la manifestazione” prosegue Pisano.

«Non giova nessuno far tornare la città e l’Università di Cagliari a un clima di anni ’70. Il confronto tra forze politiche, anche se aspro, deve rimanere sempre nel novero delle proposte e delle idee. Auspichiamo che tutte le forze politiche prendano prontamente le distanze da questi atteggiamenti violenti e anacronistici. Richiamo il Prefetto e il Questore a intervenire prontamente, per stroncare sul nascere ogni tentativo di prevaricazione», afferma invece  Truzzu.

«Non è accettabile infatti che chi disturba costantemente le manifestazioni altrui, imbratta le città, compia reati, occupi abusivamente locali e scarichi i costi della città, venga coccolato da alcune frange istituzionali e possa sempre farla franca», conclude