Immaginare le infinite possibili modalità con le quali astuti personaggi possano rifilarci una fregatura è praticamente impossibile. Oggi poi esiste il web e talvolta non c’è nemmeno modo di guardare in volto questi temibili avversari, per poter intuire una truffa incombente. In genere è il malandrino che pone in vendita qualcosa, e che sparisce una volta ricevuto un anticipo di pagamento, ma non tutti sanno che il truffatore può anche attendere l’iniziativa del candidato alla fregatura, per poter colpire. Può attendere cioè che qualcuno si proponga per essere raggirato. È accaduto a Villacidro. Un 44enne impiegato aveva posto in vendita la sua vecchia autovettura per 3000 euro, circa quattro mesi fa, la macchina era vecchia ma ben tenuta, poteva valere quel denaro, pensava lui. Dopo lungo attendere, l’agognato cliente si era finalmente materializzato. Avrebbe pagato un anticipo da 700 euro, giusto per fermare l’affare, aveva sostenuto al telefono il gentile interlocutore – e, al venditore non era parso vero. “Intanto prendo l’anticipo”: aveva pensato – “il resto si vedrà”. Su invito del gentile cliente, l‘uomo si era quindi recato ad uno sportello Postamat, dover poter ricevere immediatamente il denaro sul proprio conto corrente, procedura assolutamente anomala, della quale diffidare con cura. Lo aveva quindi chiamato e il cliente gli aveva dettato come procedere sulla tastiera dell’ATM, indicandogli anche l’IBAN dal quale avrebbe ricevuto il bonifico. Dopo poche operazioni il denaro ha viaggiato nell’etere e il venditore ha potuto sostenere con soddisfazione di aver combinato un ottimo affare. Per meglio poter gustare la soddisfazione di essersi liberato gratis della sua vecchia auto, come non era riuscito a fare sino ad allora, rischiando di rimetterci anche il denaro per la rottamazione, e di averci pure guadagnato i primi 700 euro, l’uomo ha stampato un estratto conto. Da esso però è emerso che i soldi non erano entrati ma semmai usciti dal suo conto, a vantaggio dello sconosciuto. La vittima è corsa quindi dai carabinieri di Villacidro per fare denuncia. Non credeva affatto si potesse identificare quel personaggio. Invece, dopo un mese di indagini e accertamenti bancari, seguendo il danaro, i carabinieri sono riusciti a identificare in quali tasche è andato a finire: si tratta di un 60enne milanese già noto per precedenti analoghi episodi. Avrà un processo a Cagliari, almeno questo è sicuro.












