Anfiteatro Romano di Cagliari occupato dai senzatetto. Sulla carta, meta turistica e luogo storico apprezzato da tanti, (cagliaritani e non solo), ma purtroppo ancora una volta non del tutto fruibile. Di più, al posto dei turisti “armati” di reflex e cappellino sul capo che dovrebbero apprezzare quel che un tempo ospitava combattimenti tra animali, tra gladiatori e tra combattenti specializzati, in viale Fra Ignazio da Laconi, di fronte all’imponente monumento, i cancelli restano chiusi. Soltanto nel week end (dal venerdì alla domenica e nei festivi, dalle 9 alle 18 è possibile accedervi), ma sta di fatto che attualmente all’interno di alcune strutture poste all’interno, ci abitano delle persone senza fissa dimora.
Senza alcun tono polemico in tutto ciò e considerata anche la drammatica situazione di 4 persone adulte che vi abitano da 7 mesi, (sono senza lavoro e non hanno una casa dove poter soggiornare), ci chiediamo se sia giusto che un’opera del genere (sulla carta dovrebbe rappresentare una memoria storica di un tempo di notevole pregio), debba essere interessata anche da queste paradossali situazioni. Cagliari ha tanto da offrire, si sa: non solo mare, d’estate ambisce ad essere considerato ed annoverato tra quelli visitabili dai turisti stranieri, ma appare ancora una volta parecchio indietro rispetto a decine di altre città poste in cima alla lista per la valorizzazione di siti a valenza turistica.
STORIE DI POVERTA’. La triste vicenda delle persone che soggiornano all’interno del fabbricato in questione, è nota in Municipio ed anche al Comando di Polizia Municipale di Cagliari. Non si tratta di vandali o malintenzionati, ma di 4 individui adulti (3 giovani sardi ed una donna di nazionalità straniera) senza un lavoro. Storie di vita accomunate da disagi familiari, sulla scia della povertà e dell’emarginazione. Con loro, abbiamo parlato a lungo: hanno bisogno di aiuto. Come questa, tante altre vicende che in città mobilitano ogni giorno associazioni, gli stessi Servizi Sociali, Prefettura e Forze dell’Ordine. Un problema però non di facile risoluzione.
TURISTI SPAESATI. E sono decine i turisti inglesi, tedeschi ma anche sardi, che giungono con tanto di cartina alla mano, dinnanzi all’Anfiteatro Romano. Un semplice cartello posizionato sulla cancellata tenuta chiusa dal fil di ferro, avvisa i visitatori che l’ingresso è posto al civico 19 di viale Sant’Ignazio. Da lì in poi però, non c’è nessuno (se non per l’appunto, il venerdì, sabato e domenica) che possa in qualche maniera accoglierli e predestinarli alla visita guidata. Servizio del giornalista/fotografo, Alessandro Congia per preprod.castedduonline.localmente.it