Via libera per il secondo anno di fila a 10 milioni di euro per garantire il raddoppio dello stipendio ai sindaci della Sardegna e l’aumento delle indennità per assessori e consiglieri comunali. La giunta regionale, sottolineando il ruolo strategico dei sindaci, ha sbloccato anche per il 2023 la procedura che consente di parametrare il trattamento economico dei sindaci delle città metropolitane, dei sindaci degli altri comuni sardi (compresi i membri delle giunte e dei consigli comunali) e degli amministratori locali a quello dei presidenti delle Regioni.
La giunta regionale su proposta dell’assessore degli Enti locali, Aldo Salaris, ha infatti confermato i criteri già individuati in sede di conferenza permanente Regioni-Enti locali (e che hanno consentito nel corso del 2022 di erogare la tranche prevista nel triennio, ovvero 10 milioni ad annualità).
“Accelerando l’iter che porterà all’erogazione delle risorse la Regione conferma il suo ruolo di sostegno ai sindaci, schierati quotidianamente in prima linea, sempre pronti a intervenire nelle emergenze e impegnati per garantire i servizi essenziali ai cittadini”, ha spiegato l’assessore Salaris evidenziando il ruolo “sempre più difficile e importante di chi è chiamato a governare i territori e fare da tramite tra i cittadini e le Istituzioni”.
Le risorse sono state stanziate appunto con la Finanziaria del 2022, che ha istituito un fondo che concorre alla copertura del maggiore onere sostenuto dai Comuni per l’incremento delle indennità di funzione spettanti agli amministratori.
“Il ruolo dei sindaci è radicalmente cambiato nel corso di questi anni, è divenuto totalizzante e come tale comporta oggi un impegno maggiore e un’attenzione crescenti per quelle che sono le esigenze dei cittadini e dei territori – ha proseguito Salaris – Con questo contributo che non copre il fabbisogno totale ma concorre alla spesa, la Regione conferma la volontà di intervenire a sostegno del buon funzionamento degli Enti locali, riconoscendone non solo il valore strategico ma anche il forte impegno profuso al servizio della cittadinanza”.












