Il Daspo urbano che, presto, sarà realtà anche a Cagliari? “Deve riguardare anche i ragazzi ubriachi sorpresi a fare casino alla Marina. Urlano come scimmie, creano confusione e spaccano bottiglie, creando molto fastidio a noi e ai residenti”. A dirlo è Marco Milia, titolare di una focacceria in via Napoli e membro del direttivo del consorzio Cagliari Centro Storico: “Servono più controlli di polizia, almeno sino alle tre del mattino. Dopo una certa ora va vietata totalmente la vendita di alcolici, è assurdo che una famiglia non possa farsi una passeggiata perché nei vicoletti ci sono dei giovani ubriachi”, dice Milia. “Cagliari è una città sicura, ma soprattutto nei fine settimana in tanti vengono qui dopo aver già fatto scorta di alcolici, si fermano nelle scalette e nei vicoli e disturbano”. E qui, il tema del consumo smodato di alcol si “sposa” con quello del rumore. Da tempo alcuni residenti puntano il dito proprio contro i tanti locali food presenti.
“Non siamo certo noi a fare chiasso, anzi. Diamo servizi, puliamo pure le strade e lavoriamo quattordici ore al giorno. È inutile controllare noi”, afferma il ristoratore, “c’è stato pure qualche consigliere comunale che ci ha definito ‘pacchisti’, è inaccettabile”.








