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Un grande riconoscimento servito quasi su un piatto d’argento, e lui di piatti se ne intende eccome. Il protagonista è Alberto Sanna, giovanissimo chef samassase, che è stato inserito in una prestigiosissima classifica dalla nota rivista statunitense Forbes, come uno tra i 30 giovani artisti più promettenti d’Europa. Un traguardo che spinge Alberto a guardare al futuro con orgoglio e soddisfazione, ma soprattutto con rinnovata ambizione e l’umiltà che l’ha sempre contraddistinto: “Sono figlio di ristoratori da due generazioni – racconta Alberto – la prima fu mia nonna con la sua trattoria, successivamente, circa 40 anni fa, mio padre decise di aprire un ristorante alle porte del paese, esperienze e racconti che mi hanno spinto ad intraprendere questa carriera”.
ALBERTO STORY. Nato e cresciuto in un ambiente caratterizzato da tutto ciò che riguarda il mondo della ristorazione, Alberto decide di iscriversi e frequentare la scuola alberghiera di Arzachena per migliorarsi, non solo sotto il profilo tecnico e pratico ma soprattutto teorico. “Appena ottenuto il diploma, mi sono rimboccato le maniche e ho fatto esperienza attraverso le stagioni estive nelle strutture della Costa Smeralda – precisa – nel 2009 sono entrato a far parte della brigata di Tommaso Perna, con la quale abbiamo avviato la cucina dell’aeroporto privato di Olbia, un’esperienza e un gruppo formidabili che mi ha aiutato moltissimo nella crescita professionale e personale”. Una formazione durata qualche anno, poi la svolta: tentare l’esperienza all’estero: “Decisi che fosse arrivato il momento di fare il grande salto, e con la valigia in mano raggiunsi Londra per lavorare come free lance per un’agenzia di chef – continua Alberto – un’esperienza bellissima durata un solo anno che mi ha permesso di girare tantissimo”.
FIGLIOL PRODIGO. Probabilmente però, qualcosa in lui suggeriva che la strada migliore non si trovasse oltremanica, il richiamo della Sardegna, dei suoi profumi e dei suoi prodotti, ha spinto Alberto a meditare, dopo un lungo girovagare, il ritorno alla base, alla sua amata Samassi: “Si è trattata di una scelta molto ardua, lo confesso, una decisione meditata ma che al momento sta dando i suoi frutti, anche se non è di certo semplice lavorare in un piccolo paese – aggiunge – qui però sono a casa, e ho tutto quello che mi serve a portata di mano, in fondo anche il mercato di San Benedetto non è poi tanto distante (sorride)”. Il talento e la caparbietà, se espressi con intelligenza e onestà, sono capaci di scardinare ogni limite, al punto che il valore di Alberto è stato riconosciuto addirittura da una delle più importanti testate giornalistiche al mondo: “La notizia mi ha sconvolto, far parte di una classifica stilata dal Forbes non è certo una cosa che capita tutti i giorni – conclude Alberto – una soddisfazione enorme, un riconoscimento che ora più che mai mi spinge a cercare di valorizzare al meglio il mio territorio facendolo conoscere in tutto il mondo, perché anche nel nostro piccolo abbiamo tanto da dare”. Recentemente Alberto si è aggiudicato il primo premio al campionato italiano di cous cous a San Vito Lo Capo, e collabora con due associazioni sarde che si occupano di promozione territoriale: la “Labocuci” e la “Cuochi per l’isola”, in entrambe, è lui il membro più giovane. Se il buongiorno si vede dal mattino..
Fabio Leo