Al Poetto solo 4400 ombrelloni, a Tuerredda 1100 persone al giorno: spiagge a numero chiuso nell’estate 2020 in Sardegna

Ora ci sono i numeri: venti varchi e 4400 ombrelloni nella spiaggia dei centomila a Cagliari, 1100 bagnanti al giorno con “contributo volontario” per il paradiso di Tuerredda. Forse potremo andare in spiaggia solo con l’App, il Covid porta a ingressi contingentati. Il sindaco di Teulada: Tuerredda è la nostra Cappella Sistina


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Al Poetto solo 4400 ombrelloni, a Tuerredda 1100 persone al giorno: spiagge a numero chiuso nell’estate 2020 in Sardegna. Ora ci sono i numeri: venti varchi e 4400 ombrelloni nella spiaggia dei centomila a Cagliari, 1100 bagnanti al giorno con “contributo volontario” per il paradiso di Tuerredda. Forse potremo andare in spiaggia solo con l’App, il Covid porta varchi e ingressi contingentati.

La prospettiva al Poetto. L’accesso alla spiaggia libera del Poetto sarà gratuito, ma a numero chiuso.  Spazio solo per 4 mila e 400 ombrelloni. Questa è l’unica cosa certa per l’estate 2020 della spiaggia dei cagliaritani. Mentre per la gestione della spiaggia libera poi ci sono solo proposte e idee. Alcune parlano di basi segnaposto per gli ombrelloni e di un’app per le prenotazioni. Sono emerse oggi nel corso della commissione Igiene del Suolo, presieduta da Raffaele Onnis, (Riformatori) che ha ricordato che “la commissione ha solo un ruolo consultivo e non deliberativo”. Dalla riunione cioè non è scaturita alcuna decisione, al momento ci sono solo idee.

“La spiaggia libera resterà tale”, ha assicurato l’assessore all’Igiene del Suolo e Politiche del Mare Alessandro Guarracino, “non si pagherà nessun ticket. Ma il Poetto sarà a numero chiuso, l’ha deciso il Governo che ha imposto delle norme precise. Come gestirlo? Ci sono due soluzioni? Libera scelta dei cittadini o controllo da parte dell’amministrazione”.
Il numero chiuso a Tuerredda. “Da diversi anni si assiste ad una eccessiva pressione antropica su Tuerredda letteralmente presa d’assalto dai bagnanti che vogliono godere della sua bellezza”, scrive il sindaco di Teulada Daniele Serra, “tale situazione ha creato problemi sia per l’equilibrio ambientale della spiaggia che è fragile e va preservata sia per la corretta e gradevole fruizione da parte degli utenti non certo possibile nella calca eccessiva in cui a stento si riusciva a trovare posto per stendere l’asciugamano specie nei mesi di luglio e agosto.
Il sovraffollamento ha creato problemi non certo secondari anche per la sicurezza degli stessi bagnanti che, vista la conformazione fisica della spiaggia e l’unica via d’uscita presente, in caso di necessità avrebbero oggettivi problemi ad evacuarla mettendo a rischio la pubblica incolumità.
Tuerredda”, aggiunge, “è il nostro Colosseo o la nostra Cappella Sistina, con la differenza che mentre questi ultimi sono opera dell’ingegno umano e quindi potenzialmente “replicabili”, Tuerredda è opera della natura e, se non adeguatamente preservata rischia di danneggiarsi irrimediabilmente. Era perciò necessario e non più rinviabile ragionare su una regolamentazione adeguata che deve tener conto di tutta una serie di tematiche complesse fortemente intrecciate tra loro: erosione dell’arenile, sicurezza (vie di fuga), viabilità, gestione rifiuti, controlli e presidio.
Il regolamento prevede infatti un pacchetto di iniziative diversificate ma combinate: mille e 100 utenti  totali (carico antropico massimo in base alle dimensioni della spiaggia tenendo invariata, rispetto al passato, la suddivisione tra spiaggia libera e spiaggia gestita), regolamentazione e contingentamento del commercio itinerante, divieto di fumo se non in aree appositamente segnalate e consentite, spiaggia plastic free con la messa al bando della plastica monouso. (la bellissima foto di Tuerredda è di Maura Crabu)


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