Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Oristano, Silvia Palmas, aveva respinto la richiesta – avanzata dalla procura – di sospendere i tre medici accusati di aver somministrato il vaccino a chi non ne aveva diritto, nella primissima fase della campagna. Ora si è espresso anche, in appello, il tribunale di Cagliari, che ha bocciato in secondo grado le misure cautelari chieste dal procuratore Ezio Domenico Basso, titolare dell’inchiesta aperta per peculato e abuso in atti d’ufficio. Tra le motivazioni del tribunale, la non reiterazione del reato e lo sventato spreco di dosi che, altrimenti, sarebbero andate buttate. I tre medici coinvolti sono Peppinetto Figus, direttore del distretto socio sanitario di Oristano, Salvatore Piredda e Clelia Peddio, referenti dell’hub vaccinale.
L’inchiesta è stata aperta nello scorso mese di aprile, con una quindicina di indagati. Secondo il procuratore Basso, che si è avvalso delle indagini dei Nas, medici e infermieri avevano permesso ad alcune persone, fra cui amici e parenti, di saltare la fila, garantendosi in anteprima l’immunizzazione con Pfizer, anche diciottenni e ventenni senza alcuna patologia. Ad altri, sempre secondo la procura, sarebbe stato somministrato un vaccino Pfizer nonostante avessero firmato il consenso per AstraZeneca.
La procura potrebbe ora ricorrere in Cassazione.