È uscito da pochi minuti dalla caserma dei carabinieri di Villasimius, dove è andato per chiedere se ci fossero aggiornamenti: “Ancora nulla, il medico legale farà tutte le verifiche domani”. È frastornato ma, quasi, rassegnato, Dino Carboni. Cinquantotto anni, è uno dei fratelli di Claudio, il 53enne trovato morto ieri sera nel suo appartamento di Villasimius, città nella quale era nato e dove ha sempre vissuto. Un decesso che deve essere ancora chiarito totalmente, ma sul corpo di Carboni non è stato trovato nessun segno di violenza. La morte, quindi, sembra essere naturale: “Stava male da tempo, nella vita aveva avuto degli eccessi, non lavorava. L’ho visto l’ultima volta lunedì, mi aveva detto di essere appena uscito dall’ospedale dopo essere andato per un dolore forte al fianco. I medici gli avevano detto che aveva un’appendicite, aveva promesso che sarebbe ritornato all’ospedale, ma poi non l’ha fatto. Era stato anche operato tre volte per l’ernia del disco. Il decesso del 53enne risale a qualche giorno fa, il suo corpo era già in uno “stato di putrefazione”, come ha verificato il medico legale Roberto Demontis. Domani, salvo ulteriori ritardi, effettuerà l’autopsia.
“Escludo che qualcuno possa aver fatto del male a mio fratello, non aveva nemici e, anzi, era benvoluto da tutti. Alla fine aveva un cuore d’oro, a Villasimius lo conoscevano in tanti. Diciamo che ha avuto una vita difficile anche a causa di alcune sue scelte”, spiega Dino Carboni. “Ci aspettavamo che potesse capitargli qualcosa di grave, ora che è successo l’irreparabile siamo tutti frastornati. Io, gli altri miei quattro fratelli, le mie tre sorelle e nostra madre”. Insomma, i parenti attendo l’esito degli esami medici senza chissà quale ansia, anche loro propendono per una morte naturale: “Non sappiamo ancora quando sarà il funerale, lo vogliamo cremare”.