Il fatto è avvenuto due notti fa, una fotocopia a tanti altri che segnano la cronaca pressoché quotidiana e che spesso si evolvono con un epilogo raccapricciante, il più drammatico che ci possa essere. In questo caso, però, no: anzi. La donna ha trovato il coraggio, la forza di opporsi a quelle mani e quelle braccia che le avrebbero dovuto dare solo protezione e che, invece, si sono trasformate in armi taglienti, destabilizzanti, fisicamente e psicologicamente. Un vortice dal quale non è così semplice uscirne, un cortocircuito mentale che impedisce alla vittima di opporsi al male subito. La forza della donna, in questo caso, ha prevalso, però, e le ha permesso di chiamare le forze dell’ordine tramite il numero di emergenza. Immediato l’intervento da parte dei militari di Sanluri che sono giunti tempestivamente sul posto, arrestando l’uomo, 49 anni, accusato di maltrattamenti.
Grazie alle attività svolte dai militari è stato possibile raccogliere gravi indizi sul comportamento dell’uomo che avrebbe messo in atto ripetute condotte vessatorie nei confronti della compagna convivente, con episodi di violenza che sarebbero culminati regolarmente in situazioni di forte intimidazione e aggressività. Due notti fa, la situazione è degenerata in un’aggressione fisica che ha costretto la vittima a ricorrere a cure mediche, con lesioni accertate dai referti sanitari.