Agenzia del Lavoro, è caos assunzioni: “Disabili esclusi, è ingiusto”

Agenzia del Lavoro, è caso assunzioni. La denuncia della presidente dell’associazione Progetto [email protected] Onlus, Ermelinda Delogu: “Perchè quei disabili che hanno superato le selezioni a pieno titolo e mediante un concorso pubblico non sono stati reintegrati negli ex C.s.l?”. Assunti invece molti che non hanno effettuato concorsi

“Non siamo stati reintegrati nonostante siamo gli unici ad aver pieni titoli e unici ad aver superato un concorso pubblico. L’associazione Progetto [email protected] Sardegna Onlus, realtà creata da disabili che hanno lavorato all’interno degli ex c.s.l., attendono il reintegro tra le stabilizzazioni che stanno avvenendo in questo periodo all’interno dell’ASPAL. Molti di quei lavoratori aspettavano una stabilizzazione da anni e siamo tutti felici che siano stati assunti. Il punto è il metodo: l’attuale Aspal, Agenzia regionale del Lavoro, dovrebbe dare segnali di ben maggiore trasparenza visto che viene finanziato per creare posti di lavoro alle migliaia di disoccupati sardi”.
 
Questo il principale grido d’allarme e la denuncia lanciati dalla presidente Ermelinda Delogu, dell’associazione Progetto [email protected] Sardegna Onlus: “Progetto [email protected] Sardegna – dice – nasce nel 2006 con la finalità di inserire e fare acquisire professionalità nella P.A. a circa 50 disabili di tuta la Sardegna. L’avviamento è avvenuto con bando pubblico riservato a Leg 68/99,  a seguire prova selettiva e graduatoria pubblica. La mansione con cui vennero avviati i contratti subordinati a tempo determinato, furono “OPERATORI COMPUTER” addetti all’aggiornamento del SIL Sardegna (banca dati Lavoro della regione Sardegna) con svolgimento di tutti i servizi prestati dal Centri per il Servizio del Lavoro, raggiungendo così lì obbiettivo del progetto, cioè formare disabili da inserire nel lavoro. Il progetto è andato avanti negli anni con diverse proroghe non trovando però favori nel percorso di stabilizzazione,  dedicato ad altri colleghi presenti nei C.S.L, fummo licenziati. Da questo momento in poi, abbiamo iniziato la nostra battaglia per il riconoscimento della professionalità acquisita e per il reintegro nel posto di lavoro”.
 
IL GRIDO D’ALLARME. “In questi primi giorni del 2017 – evidenza la numero uno dell’associazione – alla notizia della stabilizzazione dei circa 300 precari ex CSL CESIL è stata immediata l’attenzione sulla notizia che, pare, la maggior parte di questi lavoratori non sia in regola per quanto riguarda l’aver partecipato ad un concorso o selezione pubblica. Essendo l’associazione dei disabili parte in causa, visto che facciamo parte dell’art. 37 comma 10 della Legge 17 Maggio 2016 ed avendo acquisito il diritto al reinserimento al lavoro grazie al riconoscimento di professionalizzati CSL con Legge n° 5 del 9 Marzo 2015 all’art. 29 comma 35 (Legge Finanziaria) ed essere stati contemplati nel Piano triennale del fabbisogno del personale ASPAL anche con la L.68/99 e la Legge 125 del 2013 art.7 comma 6 sull’inserimento dei disabili, ed avendo , tutti noi, partecipato ad un regolare bando pubblico regionale, con espletamento di prova selettiva specifica per operatori di computer e pubblicazione della graduatoria finale dei vincitori , ci chiediamo come sia possibile che con tutti i dubbi, mai smentiti, che si stanno sollevando su questi lavoratori appena stabilizzati, l’ASPAL abbia proceduto senza le più elementari verifiche del caso , agendo celermente alla stesura di contratti a tempo indeterminato. Ci si chiede come mai agli scriventi titolari di trasparenti norme di sicura certezza già riconosciute e comprovate (basti fare una semplice verifica su un comune motore di ricerca sul web per trovare i bandi di selezione) , la stessa agenzia non abbia applicato la stessa celerità per la copertura delle quote disabili a noi riconosciute. Eppure è indubbio che si è titolari di tutti i requisiti.  Posto sto in evidenza tutto ciò , necessita da parte dell’ ASPAL una tempestiva informativa sulle reali intenzione per le azioni che intende adottare nel rispetto delle Leggi e norme destinate, ai lavoratori disabili del Progetto [email protected] contemplati nell’ art. 37 (esclusi gli ex ministeriali e i provinciali già in servizio a tempo indeterminato) titolari di tutti i requisiti previsti per l’avvio nel pubblico impiego e che inspiegabilmente risultano non ancora inseriti al lavoro a discapito della legalità che li accompagna”. 
 
 


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