Avrebbe fatto un centinaio di fotocopie di una polizza originale non ancora compilata, poi avrebbe utilizzato i documenti falsi per raggirare i suoi clienti che, ignari, restavano senza assicurazione. La denuncia all’autorità giudiziaria è scattata per un agente assicurativo di 50 anni, Paolo Piras, nato a Villacidro. L’uomo lavorava come agente di zona a Serramanna, dove qualche settimana fa sono partiti i controlli dei carabinieri, che avevano già ricevuto alcune segnalazioni.
I militari dell’Arma hanno trovato conferma dei loro sospetti in una cartoleria, dove l’assicuratore si era recato proprio per effttuare le fotocopie: una decina, le segnalazioni arrivate ai carabinieri della stazione locale, che hanno anche constatato il meccanismo adottato da Piras. Gli importi relativi a un centinaio di polizze venivano infatti trattenuti per sé da Piras e mai versati all’assicurazione La Cattolica per la quale operava, da libero professionista.
In pratica le polizze non venivano quindi perfezionate, lasciate scoperte e quindi non valide. E così l’assicuratore infedele avrebbe intascato almeno trecentomila euro. I carabinieri ritengono che molte altre polizze risulteranno, a controlli ultimati da parte della Cattolica Assicurazioni, prive di copertura nonostante i proprietari delle vetture avessero regolarmente pagato.