Un nuovo passo in avanti per rafforzare e rilanciare l’affido familiare in Sardegna. La Giunta regionale ha approvato oggi una delibera che istituisce un tavolo di lavoro interistituzionale per definire le nuove linee guida sull’affidamento dei minori, a distanza di oltre vent’anni dall’ultimo aggiornamento risalente al 1999.
Il tavolo, che avrà il compito di elaborare un documento strategico condiviso, sarà composto da rappresentanti della Regione, del Coordinamento regionale dei PLUS, delle associazioni del terzo settore, dell’ANCI, dell’Autorità giudiziaria, dell’Ufficio scolastico regionale, dei consultori familiari, della Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza e degli ordini professionali degli assistenti sociali, psicologi e pedagogisti.
«In questi anni il contesto sociale ed economico è profondamente cambiato – ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità, Armando Bartolazzi –. Abbiamo assistito a un aumento dei minori collocati in struttura e a un progressivo calo dell’affido familiare. Per questo è necessario riformulare gli indirizzi di settore, promuovendo percorsi condivisi che tutelino i minori e supportino concretamente le famiglie affidatarie».
Un altro elemento chiave del nuovo corso sarà la promozione culturale e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica. «L’affido familiare – ha aggiunto Bartolazzi – non è solo uno strumento di tutela, ma può rappresentare anche un’importante occasione di crescita collettiva e responsabilità sociale».
L’aggiornamento delle linee guida terrà conto anche delle recenti novità legislative, in particolare delle leggi 173/2015 e 206/2021. La prima ha introdotto il principio del diritto alla continuità affettiva per i minori in affido, mentre la seconda ha riformato in modo significativo il processo per i minorenni e le famiglie. Le nuove direttive dovranno inoltre armonizzarsi con le indicazioni provenienti dal livello nazionale ed europeo, per garantire un sistema equo e omogeneo in tutto il territorio regionale.
Tra gli obiettivi principali della delibera c’è la definizione di criteri chiari per l’affidamento familiare, da inserire nella più ampia programmazione degli interventi a favore di bambini e famiglie. Particolare attenzione sarà riservata all’integrazione tra i servizi sociali e sanitari e alla definizione della struttura organizzativa e territoriale più efficace per garantire l’efficienza e l’accessibilità del servizio.
Il tavolo inizierà i lavori nelle prossime settimane, con l’obiettivo di presentare una proposta di aggiornamento concreta e condivisa entro la fine dell’anno.