Sono 509 i “mi piace” sulla sua ultima foto postata su Facebook. Poi i cuoricini, i “rip” messi lì con profonda tristezza sulla sua bacheca: Mattia Arba aveva 24 anni, a San Basilio e a Senorbì dove aveva frequentato le scuole lo conoscevano tutti: un ragazzo solare, allegro, aveva tanti amici. Il suo cuore ha smesso di battere alle 5,45 di questa mattina a Senorbì, dopo il tragico schianto all’alba in via Nazionale, nella frazione di Arixi. Mattia è una delle tre vittime sarde della “strage di Halloween”, una festa che finisce in tragedia, che si trasforma in dramma, che lascia spazio solo al vuoto e alla disperazione. La sua Lancia Y è finita ribaltata, niente hanno potuto fare per salvarlo i medici del 118: il ragazzo è morto sul colpo. L’incubo si è materializzato davanti agli occhi degli amici che lo seguivano su un’auto che viaggiava dietro, e che hanno assistito in lacrime al drammatico incidente.
Ora la sua bacheca Facebook ritrae ancora questa sua foto con l’immagine della vittoria, quella di un ragazzo che si sentiva felice. Che amava lo sport e il Muay Thai. “Riposa dolce angelo”, gli scrive Lucia, una sua amica, quasi a nome di un’intera comunità che in Trexenta si è stretta oggi attorno alla sua famiglia. In quella che doveva essere una giornata di festa e che invece cominciata tra le lacrime per tanti. Mattia era un ragazzo stimato da tutti, forse è per questo che a Senorbì oggi questa tragedia fa ancora più male. “Che Dio me la mandi bona..”, scriveva Mattia nella sua bacheca il 22 ottobre scorso, forse per motivi di lavoro. Lui come Alessia, la 29enne morta questa notte ad Alghero. E come casualmente, fatalmente un altro giovane che si chiamava come lui: Mattia Aru, morto oggi nel tragico schianto di Arborea. Maledetta notte di Halloween.













