La sua famiglia, il lavoro e lo sport. Girava intorno a questi tre grandi motivi di vita qualunque cosa facesse Piergiorgio Brai, per tutti “Giorgio”. Direttore della filiale del Banco di Credito Sardo di viale Sant’Avendrace, aveva 42 anni da poco compiuti ed era padre di due bimbi, di 7 e 9 anni ed è l’ennesima vittima della strada maledetta, la dorsale consortile di Macchiareddu già scenario di tragici incidenti.
Una fatalità, uno scontro terribile l’ha ucciso sul colpo. Un impatto violentissimo non gli ha lasciato alcuna possibilità di vita. E tutti i suoi amori, le sue passioni, sono finite lì, contro quel tir che l’ha strappato per sempre dalla moglie Claudia. Era lei ad aspettarlo a casa quando, dopo avere finito al lavoro, si dedicava a giocare a calcio. Era un appassionato. Il pallone era uno dei suoi grandi amori. Poi tornava dai suoi piccoli e li stringeva forte: a 42 anni aveva coronato quasi tutti i suoi sogni.
Un matrimonio felice, un lavoro stabile, due splendidi bambini. Ma la strada della discordia non ha risparmiato nemmeno lui, che al momento dell’impatto si trovava da solo a bordo della sua Ford Focus. Erano da poco trascorse le 21 quando il mezzo pesante ha incrociato la sua stessa strada. Un incontro che ha rappresentato la sua condanna a morte ed ha spento un sorriso che in tanti conoscevano.
Brai era conosciutissimo in città e saranno in tanti a piangere per lui, dai clienti alle decine di amici che andavano a trovarlo in banca anche solo per scambiare due chiacchiere. Gli stessi con i quali si avventurava in giro per le colline in bici, un’altra delle sue passioni. Come la musica d’altro canto. Amava quella di Jeff Buckley, l’artista statunitense autore del brano “Hallelujah”. “Per la mia morte voglio questa canzone alla fine della messa, ricordatevi!”, scriveva su Facebook qualche mese fa. Una frase scritta con ironia, per scherzare, ma che adesso ha il sapore amarissimo del dolore.











