Andrzej Piotr Witchen non c’è più, la Sardegna dice addio al frate pellegrino arrivato dalla Polonia nel 2013 e che ha camminato da sud a nord e da ovest a est dell’Isola, macinando migliaia di chilometri e predicando sempre la parola di Dio. Aveva 58 anni ed è morto in un letto del Policlinico di Monserrato: da mesi stava male e, a partire dal diabete, soffriva di diverse patologie che, pian piano, l’hanno indebolito. Il motivo del suo decesso non è stato ancora totalmente chiarito dai medici, ecco perchè è stato disposto per i prossimi giorni un esame autoptico. Ma sembra essere praticamente una certezza il fatto che il suo corpo, sempre più fragile, non abbia retto alle varie patologie, tanto che negli ultimi tempi si spostava principalmente in carrozzina. Aveva intrapreso un lungo percorso di fede in terra sarda, indossando sempre una tunica di colore giallo, che l’ha reso riconoscibile ovunque. È riuscito sempre a sostentarsi grazie alle offerte dei sardi e ai ricavi dei suoi libretti di poesie. Una tenda e un sacco a pelo sono stati il suo rifugio sicuro, per tanti anni, nel caso non trovasse ospitalità.
Da circa 3 anni viveva ad Assemini: una stanza e un tetto sicuri, finalmente, e qualche amico sardo che ha voluto seguire i suoi discorsi e preghiere. I primi a sapere del suo decesso sono stati alcuni volontari di Assemini: “Il frate vestito di giallo che girava la Sardegna a piedi con il suo carretto non c’è più. Cattolico per fede, cercava la pace con la natura e con Dio la sua esistenza era impostata sugli alti e nobili valori della povertà e della essenzialità, della rinunzia e della semplicità. È stato un onore conoscerti”, così si legge nel post pubblicato da Luisa Atzori che ha ricevuto centinaia di condivisioni. Dopo l’esame autoptico interverranno, molto probabilmente, i servizi sociali di Assemini e lo stesso Comune per le pratiche del funerale.













