Brotzu e Businco addio. Saranno accorpati, secondo la decisione della giunta Solinas approvata qualche giorno fa, nel nuovo “Ospedale di città” che la Regione intende costruire o Cagliari o nelle zone limitrofe. Dove? Sarà l’Ares a individuare l’ubicazione esatta. Ma intanto il presidente Solinas, in un’intervista rilasciata al quotidiano L’Unione Sarda, ha accusato il Comune di Cagliari per non aver mai comunicato alla Regione le aree per la costruzione della nuova struttura. Tuttavia da palazzo Bacaredda spiegano di non aver mai ricevuto alcuna richiesta formale in tal senso da parte degli uffici regionali.
Ma c’è di più. Esiste già uno studio dell’assessorato regionale della Sanità che le aree per l’ospedale cagliaritano le aveva già individuate: si tratta della piana di san Lorenzo e della zona industriale di Elmas.
È tutto nel “Documento guida per la realizzazione di un nuovo ospedale nell’area metropolitana di Cagliari” che risale al dicembre 2021. La relazione scartava le zone di Terramaini, Molentargius, l’ex caserma aeronautica di Monte Urpinu, l’ex Batteria Capitana a Quartu, le aree attorno all’ospedale Brotzu e quelle tra viale Marconi e l’ex aeroporto di Monserrato.
E puntava tutto su due alternative: i terreni tra la zona industriale e la scuola agraria di Elmas e quella della “Piana di San Lorenzo” a Cagliari. Entrambi punti di facile accessibilità dalle statali grazie alla presenza di svincoli in entrambe le direzioni di marcia e alla vicinanza con la linea ferroviaria (per la sola area di Elmas a circa 3 km). Inoltre veniva rimarcata l’assenza di vincoli assoluti e i costi contenuti, con la possibilità di acquisire le aree da destinare ad opere di pubblica utilità a costo zero.
Secondo voci insistenti Solinas avrebbe concentrato le proprie attenzioni anche all’area di Sant’Elia che però nel documento dell’assessorato non è stata presa in considerazione, neppure tra la ipotesi scartate. Una soluzione che riguarderebbe anche la costruzione di un quartiere di lusso (case con vista sul mare), ma che comporterebbe necessariamente il trasferimento dello stadio altrove. Un’ipotesi che andrebbe a sbattere contro il muro eretto dall’amministrazione comunale cagliaritana che vede ormai il traguardo del progetto del nuovo stadio. Per il quale mancano solo i 50 milioni della Regione. E qui la vicenda si complica: perché il consiglio regionale ha vincolato il denaro a un accordo di programma da stipulare tra Regione e Comune per la realizzazione di stadio e ospedale (oltre che su campus di via Trentino e sugli uffici regionali di viale Trieste). Un incontro tra le parti è stato convocato per la settimana prossima.
Polemiche nel Psd’Az. Il documento inoltre si riferiva della necessità di archiviare le esperienze di Santissima Trinità, Binaghi e ospedale Marino. La delibera della giunta Solinas cambia idea e punta a mandare in soffitta Businco e Brotzu. E la decisione ha scatenato un inferno in polemiche. Durissima la protesta dei consiglieri regionali Zedda e Agus, ma perplessità sono arrivate dallo stesso Psd’Az: “Decisioni così importanti non possono non passare per il Consiglio regionale. Nessuno si offenda, questa è la democrazia”, ha scritto su Facebook il consigliere regionale sardista Stefano Schirru. Il caso sarà discusso anche in consiglio comunale. Il sindaco Paolo Truzzu risponderà a un’interrogazione del consigliere Matteo Massa che chiederà al primo cittadino di stralciare dall’accordo di programmai 50 milioni per lo stadio.









