Ad Assemini un convegno sui gioielli della dieta sardo mediterranea

2 Aprile 2016, Sa Panada, una storia lunga secoli. Assemini, Oschiri e Cuglieri a confronto presso l’agriturismo Is Scalas


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Sabato 2 aprile, a partire dalle 15:30 presso l’agriturismo Is Scalas si terrà il convegno scientifico antropologico sui gioielli della dieta sardo mediterranea con la panada di Assemini, Oschiri e Cuglieri. L’evento è organizzato dalla Dott.ssa Veronica Matta, promotrice della 1^ scuola della panada con il gruppo “Assemini è un’altra cosa” e dal Dr Roberto Pili, Presidente della Comunità mondiale della longevità e del Centro di ricerca sull’alimentazione dei centenari, in collaborazione con l’agriturismo Is Scalas.

Promuovere la conoscenza e la coscienza sulla tradizionale pietanza sarda “sa panada” con un dibattito in cui interverranno oltre agli studiosi del campo antropologico e scientifico anche alcune realtà rappresentative di Assemini, Oschiri e Cuglieri – dichiara Veronica Matta- è un’occasione unica per le tre comunità che si conosceranno e si confronteranno per valorizzare ciò che le accomuna, caratterizza e differenzia nell’arte e produzione della propria panada.

La Sardegna – dichiara Roberto Pili – è una delle 5 Blue Zone, dove si rileva il maggior tasso di longevità al mondo. Questo grande risultato antropologico è dovuto tra l’altro a un’alimentazione salubre, particolarmente bilanciata e fortemente legata ai prodotti del territorio. Grazie a questi prodotti alimentari tipici che vanno considerati, a tutti gli effetti, alla stregua di beni culturali, carichi di riferimenti storici e antropologici, l’isola può vantare uno stato di salute e di longevità da primato. Tra i piatti tipici della cucina sardo – mediterranea vi è la panada, o sa panada, che ha origini molto antiche, anche se la sua attuale preparazione si è strutturata in periodo spagnolo (da qui anche l’origine del nome). Considerata come un piatto versatile, sa panada, risulta un piatto complesso che può riassumere le esigenze nutrizionali di un pasto completo, inoltre può essere consumata anche a distanza di giorni dalla cottura, grazie alle caratteristiche organolettiche che restano inalterate per qualche tempo. Queste caratteristiche ne fanno un alimento preziosissimo, le cui virtù erano note già nel periodo nuragico. Le preparazioni e le dimensioni de sa panada variano nell’isola, a seconda della zona considerata, ma i territori in cui viene preparata maggiormente e da cui ha avuto origine sono Assemini, Oschiri e Cuglieri. Il convegno – conclude Pili – contribuirà a valorizzare l’unicità della cucina sarda e contrastare l’imperante omologazione alimentare che anche in Sardegna vede preferire cibi industriali ad alimenti salubri e ricchi di sapore, appartenenti alla tradizione del territorio d’origine.

Coinvolti anche i bambini e le scuole dei territori coinvolti cui sono stati somministrati somministrati un questionario sulla panada e un disegno finale della propria panada. I risultati dell’inchiesta e l’esposizione dei disegni verranno presentati durante il convegno. Ospiti speciali le tre finaliste della 1^ gara della panada – junior, svoltasi lo scorso ottobre ad Assemini. Sarà questa l’occasione per inaugurare l’apertura della 1^Scuola della panada ad Assemini, promossa in collaborazione dell’istituto Ifal, il cui direttore Patrizio Saba metterà a disposizione laboratori e docenti a scopo didattico e conoscitivo. La scuola sarà indirizzata agli adulti e ai bambini per i quali seguirà il grande concorso finale “La Panada d’oro”. Oltre la conoscenza, uno spazio sarà dedicato agli artigiani/esperti di Assemini, Oschiri e Cuglieri che daranno prova della propria abilità manuale nell’arte della panada. L’arte della panada – conclude Veronica Matta – è cosa seria ed il convegno ne darà prova con l’entusiasmo, la passione e la competenza necessari.


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