Al via gli slacci dei clienti plurimorosi. Come preannunciato, trascorse due settimane dalla pubblicazione sui quotidiani degli elenchi delle utenze con decine di bollette mai pagate, Abbanoa si vede costretta a chiudere la fornitura ai plurievasori dell’acqua: un atto dovuto nel rispetto della stragrande maggioranza dei clienti che paga regolarmente le bollette.
La sospensione dell’erogazione dell’acqua non è l’effetto immediato del mancato pagamento di una bolletta, ma la conseguenza del protrarsi nel tempo di un atteggiamento elusivo delle regole e del servizio che, al contrario, vengono rispettati da 8 sardi su 10. Nel corso degli anni i plurievasori del servizio idrico e fognario sono stati avvisati con innumerevoli solleciti tramite raccomandate a/r, telegrammi, telefonate e per ultimo l’avviso sui giornali. In media ogni utenza plurimorosa ha totalizzato 16 bollette mai saldate e circa 5mila euro di debito. Purtroppo, nonostante la massima disponibilità dell’Azienda, nella maggioranza dei casi non si è registrata neanche una minima interlocuzione per sanare le morosità pregresse.
Dei 1050 clienti inclusi negli elenchi pubblicati sui quotidiani e disponibili sul sito internet www.abbanoa.it (nel rispetto della privacy sono stati indicati soltanto i codici di riferimento e non i nominativi) in 184 hanno regolarizzato la propria posizione. Gli altri 866 si vedranno inevitabilmente l’utenza chiusa se non si regolarizzeranno. E’ un’azione mirata e ampiamente documentata che si inserisce nel progressivo riordino e certificazione che Abbanoa sta portando avanti a garanzia di chi paga regolarmente il servizio.
La procedura di sospensione della fornitura è disciplinata all’articolo 21 del Regolamento del Servizio Idrico Integrato.
Per avere nuovamente diritto al riallaccio della fornitura idrica bisogna trasmettere la documentazione di avvenuto pagamento (copia bollettino postale o bonifico indicando il codice utenza e la causale “Saldo debito”) all’indirizzo mail [email protected].
Gli oneri di riallaccio, pari a 150 euro sono dovuti se lo slaccio è già stato eseguito e saranno addebitati nella successiva bolletta
E’ consentito rateizzare il debito, ma per riottenere il ripristino della fornitura bisogna saldare subito almeno:
· Il 40% nel caso di utenza domestica, non domestica senza impegno, società commerciali o di pubblica utilità
· Il 30% per utenze con redditi bassi (presentando un certificato Isee)
· Il 50% nel caso di utenza con impegno non domestica
Il resto dell’importo può essere rateizzato con un piano di rientro.













