Cagliari scoppia per il traffico, i parcheggi sono sempre più una chimera, ma dei parcheggi regionali da rendere utilizzabili la sera non se ne sa più nulla. Che fine hanno fatto? Nel cuore del capoluogo, tra cantieri infiniti e viabilità stravolta, trovare un posto auto è diventata un’impresa quotidiana per residenti e visitatori. Eppure, ci sono quei 1.500 parcheggi che restano deserti ogni sera, dopo l’orario d’ufficio. Sono quelli degli assessorati regionali, promessi ai cittadini in campagna elettorale dal sindaco Massimo Zedda. Ma, a distanza di mesi dall’insediamento, tutto tace.
Si tratta di stalli dislocati in aree strategiche: 114 presso l’assessorato al Turismo, 110 agli Affari Generali, 115 alla Sanità, 110 all’Ambiente, 294 alla Programmazione (70 dei quali riservati ai motoveicoli), 35 all’Industria, 200 nell’autosilo di via Caprera, 23 in via Biasi e 516 nell’autorimessa del palazzo Ex Sem. Tutti accessibili solo di giorno, e completamente vuoti la sera, quando la domanda di parcheggi esplode, soprattutto d’estate.
Zedda aveva promesso che sarebbero stati resi disponibili ai cittadini almeno nelle ore serali, anche per evitare nuovi e costosi interventi infrastrutturali. L’accordo con la Regione, però, non si è ancora concretizzato. Nessuna data, nessun aggiornamento, nessun passo avanti visibile. Intanto, ogni sera Cagliari si blocca tra doppi file, auto in divieto e giri a vuoto in cerca di uno stallo. E mentre la città si riempie di disagi, quei parcheggi – già esistenti e a costo zero – continuano a restare chiusi.












