A Cagliari salta il “black friday” nelle vie dello shopping: “Assurdo regalare le merci che vendiamo a prezzo intero a Natale”

Le adesioni dei negozianti? Vicine allo zero, i cartelli con gli sconti campeggiano solo in pochissime vetrine. Stefano Rolla: “Non possiamo vivere sempre con gli sconti”. Paolo Angius: “I negozi che fanno sempre ribassi come cavolo riescono a guadagnare? O non pagano le merci o c’è altro sotto, non posso permettermi di fare uno sconto del 50 per cento”. GUARDATE le VIDEO INTERVISTE


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Il “black friday” previsto nell’ultimo weekend di novembre? Nelle vie dello shopping di Cagliari salta, a livello organizzativo. L’associazione dei commercianti “Strada facendo” non imbastirà nessun evento, anche perchè a oggi non sono arrivate “manifestazioni d’interesse” da parte dei negozianti nella chat WhatsApp ufficiale, gestita dal presidente Stefano Rolla. Gli sconti pazzi potrebbero esserci, ma chi deciderà di farli lo farà, eventualmente, in autonomia: “A gennaio ci sono i saldi, non si può vivere sempre in sconto”, afferma Rolla. “Qualcuno, magari, farà il ‘black friday‘ ma non organizzeremo di certo eventi. La due giorni di acquisti senza Iva è andata male per colpa del tempo, ma la gente era comunque venuta”. Insomma, siamo al si salvi chi può? Rolla sostiene di no: “Se così fosse, faremo sconti tutto l’anno. Le grandi aziende fanno salti e pre saldi anche nei 40 giorni prima di quelli ufficiali, non va bene”. E, quando ha parlato di imbastire il “black friday“, Rolla si è trovato davanti il deserto: “I miei colleghi, su WhatsApp, non hanno nemmeno attaccato il discorso. Sinora abbiamo zero adesioni, stiamo pensando ad altro, anche agli allestimenti del Natale, tra una settimana arriveranno le luminarie. Chi vorrà fare sconti li farà per sua iniziativa, non per scelta della nostra organizzazione”.
Molto più diretto il presidente onorario dell’associazione, Paolo Angius: “Pochissime adesioni, comprensibile. Abbiamo Natale alle porte e dobbiamo riuscire a tenere i negozi aperti, è assurdo regalare le merci che, dopo 15 giorni, vendiamo a prezzo intero, è irrispettoso anche per i clienti fissi. Farò un piccolo sconto, non certo del 50 per cento, non lo guadagno io il cinquanta per cento, ma come cavolo si fa?”, sbotta Angius: “Chi lo fa o non paga le merci o c’è qualcos’altro sotto. Faccio una domanda: secondo voi è possibile che un negozio vi venda sempre sottocosto le merci? Come fa a pagare le spese di gestione, l’Iva, affitto, le tasse e il personale? Vuol dire che comunque guadagna qualcosa, ma allora qual è il vero prezzo dei prodotti?”. E, tornando al “black friday“, “qualche mio collega lo farà, qualcun altro farà come me un piccolo sconto, altri daranno buoni acquisti per una nuova spesa sotto Natale”.


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