“A Cagliari aumentano le tasse ma il sindaco lascia ammuffire nelle casse comunali 43 milioni per i cittadini”

L’attacco dei consiglieri di centro sinistra: “Siamo molto preoccupati per come il sindaco e la sua giunta stanno gestendo le risorse del Comune, è assurdo che non si riesca a spendere le risorse disponibili e si pensi invece ad aumentare le tasse”


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“43 milioni di euro non spesi, quasi il 10 per cento del bilancio totale: è la somma rimasta nelle casse comunali per il 2020. Cifre importanti, che si sarebbero potute spendere per la città nel periodo di grave crisi economica e sociale che abbiamo vissuto”. E’ l’attacco delle consigliere e dei consiglieri dei Progressisti, PD, Sinistra per Cagliari e Progetto Comune per Cagliari  contro l’Amministrazione Truzzu accusata di aver “lasciato nel cassetto milioni di euro  che avrebbero potuto sostenere le cittadine e i cittadini in un momento tanto difficile”.

“Siamo molto preoccupati – continuano – per come il sindaco e la sua giunta stanno gestendo le risorse del Comune, comprendiamo le difficoltà legate all’emergenza covid-19 ma è assurdo che non si riesca a spendere le risorse disponibili e si pensi invece ad aumentare le tasse”.

I dati sono emersi nero su bianco nel rendiconto presentato venerdì mattina dal primo cittadino in commissione Bilancio. Su un totale di 458.838.099,72 per il 2020 il Comune di Cagliari ha mandato in avanzo – e quindi non ha speso – 43.331.358,48 euro, il 9,45% delle risorse disponibili.

“Il risultato più preoccupante riguarda le politiche sociali, che su 71 milioni, un quarto delle risorse del bilancio corrente, hanno lasciato nelle casse comunali 10 milioni di euro. Non va meglio per la pubblica istruzione, con 2,5 milioni di euro non spesi su 15,6 milioni. Altro settore critico è quello della mobilità, dove le somme non spese sono 1,7 su 12,5 milioni disponibili”.

“Dopo un grido di allarme sulla tenuta dei conti del Comune, il sindaco – che non dimentichiamo è anche assessore al bilancio – ha deciso di mettere le mani nelle tasche dei cittadini con nuove tasse, come l’imposta di soggiorno, o con l’aumento di quelle esistenti, come i costi per i servizi cimiteriali, i passi carrabili, i pass per i parcheggi e le tariffe per gli spurghi – denunciano dai banchi dell’opposizione – Com’è possibile che in un momento così delicato si pensi di chiedere ulteriori sacrifici alle cittadine e ai cittadini senza però riuscire a spendere oltre 43 milioni di euro già disponibili? Tanto più che avevamo presentato emendamenti e ordini del giorno per sostenere le attività produttive con riduzioni della TARI o le attività sportive e culturali con l’aumento dei contributi, ma ci hanno sempre risposto che i soldi non bastavano. Ora che la situazione è chiara e che i soldi non sono stati spesi ci auguriamo che le nostre proposte vengano accolte, così da dare un po’ di ossigeno a tutte le attività in crisi”.

La replica. “Stupiscono alcune dichiarazioni dell’opposizione sui 40 milioni di avanzo nelle casse del Comune, soprattutto quando sono pronunciate da chi ha ricoperto ruoli nella precedente giunta”, dichiara Corrado Max, Fdi, “ieri in Commissione Bilancio, i dirigenti hanno descritto una situazione normalissima in relazione all’anno trascorso, non definibile come ordinario. Questa cifra non ha tolto risorse ai servizi del comune compresi quelli sociali, e verrà impiegata nella manovra in discussione nel prossimo consiglio comunale”.


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