Is Mirrionis, far west al pronto soccorso: spuntano pistole e machete

Regolamento di conti a Cagliari nella sala d’aspetto gremita da tantissime persone, tra le urla disperate di un ragazzo di 17 anni. Il racconto diretto dei testimoni. Ecco i particolari nel servizio di Marcello Polastri


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Regolamento di conti a Cagliari forse per motivi legati allo spaccio di droga. La scena incredibile è accaduta ieri alle 15 all’ingresso dell’ospedale Santissima Trinità nel quartiere di Is Mirrionis.

Nella sala d’aspetto del pronto soccorso, gremita di persone a quell’ora del pomeriggio, hanno fatto irruzione le urla disperate di un ragazzo diciassettenne, vittima di un violento pestaggio.

SANGUE E PAURA. Con il volto tumefatto e una profonda ferita sulla guancia destra continuava a perdere molto sangue quando, di corsa, è entrato nella sala d’aspetto. Dinnanzi a numerose persone (e bambini) tranquillamente sedute, il ragazzo ha suonato ripetutamente nella porta del pronto soccorso mentre ha continuato a chiedere aiuto ai presenti.

FUGA GENERALE. Nella sala d’aspetto si è verificato il parapiglia quando una infermiera ha aperto il portoncino ed il giovane è come schizzato nella sala medica, spaventatissimo. In quegli istanti i suoi aggressori, ancor più inferociti per non averlo acciuffato, hanno fatto un blitz nella sala d’attesa cercando disperatamente la loro vittima. Avrebbero anche minacciato infermieri e pazienti alcuni dei quali sono scappati via.  C’è stato chi si è rifugiato anche nel bagno in fondo alla stanza

I TESTIMONI. “Avevano coltelli e machete – racconta R.F. che ha assistito alla scena – ed uno di loro aveva una pistola in pugno, un altro ragazzo ha rotto, davanti a tutti, una bottiglia di vetro minacciando i pazienti. Quelli che prima cercavano di sedare la lite, chiedendo ai giovani di smetterla, hanno desistito e si sono rifugiati in un vicino reparto“, prosegue il testimone.  “È stato un pomeriggio di follia, una cosa pazzesca“. L’intervento della guardia giurata del nosocomio ha evitato che il giovane venisse linciato da quel gruppo di ragazzi che hanno preso a pedate il portone d’ingresso dell’ospedale, chiedendo a voce alta di “portar fuori” o far uscire all’aperto la loro vittima. La banda si è dileguata solo all’arrivo di quattro pattuglie dei Carabinieri. Che indagano sull’accaduto. 

Marcello Polastri