Zedda bacchetta il governo: “Capitale della Cultura, dacci i soldi”

Il sindaco a Roma polemizza col governo sui fondi per Cagliari Capitale della Cultura: “Per ora è arrivato dall’Ue un milione di euro, con quei soldi possiamo al massimo riqualificare una strada”


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 Una sfida chiamata “Capitale europea della Cultura 2019”. Cagliari ci crede e corre per avere quel riconoscimento che a Marsiglia, incoronata nel 2013, ha portato oltre 1.800 mila  visitatori, e favorito il rilancio dell’intero territorio francese. Oggi il sindaco del capoluogo sardo Massimo Zedda, e l’assessore alla Cultura Enrica Puggioni alla conferenza stampa  nella sala stampa della Camera dei deputati a Roma per la presentazione del “Programma Italia 2019”, promosso dall’Associazione delle Città d’Arte e Cultura (CIDAC). E sostenuto da molti parlamentari,  tra cui la vice presidente del Senato Linda Lanzillotta e la vice presidente della Camera Marina Sereni, che hanno indetto l’incontro.

Per il progetto l’Unione Europea ha finanziato un milione di euro, ma l’appello è rivolto soprattutto al Governo. “Una somma simbolica – sottolinea il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, nel suo intervento a Roma – con cui al massimo si può riqualificare un tratto di strada. Ma chi deve intervenire è prima di tutto il Governo che, prima ancora di erogare dei finanziamenti, dovrebbe sbloccare quote di patto di stabilità per tutte le città coinvolte in questo importante progetto. Oltretutto sarebbe un intervento a tasso zero per lo Stato, ma che consentirebbe di spendere alle amministrazioni con risorse in cassa. Questa è una sfida prima di tutto con noi stessi nell’essere capaci di rinnovare e riqualificare il tessuto urbano, sociale ed economico a partire dalla cultura. Ma per questa sfida sono necessari finanziamenti necessari per realizzare gli interventi contenuti nel dossier, altrimenti si rischia la situazione di stallo come per il Piano città: una serie di progetti vincenti ma senza la possibilità di avere quelle risorse”.

Per quanto riguarda il “Programma Italia 2019”, la città italiana scelta come Capitale Europea della Cultura nel 2019 potrà porsi come capofila di una rete di città “rinnovate”. In questo modo contribuirà alla crescita economica e civile del paese facendo perno su infrastrutture materiali e immateriali in grado di favorire la rinascita delle città medie italiane, lo sviluppo della produzione culturale e la valorizzazione delle industrie culturali.




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