di Rossana Pintus
Vito Dellino, campione olimpionico, originario barese, da circa un anno e mezzo manda avanti a Uta un progetto denominato “Salva giovani” , indirizzato agli alunni della scuola media inferiore, allo scopo di inserire i giovani nello sport a “costo zero”. Vito da quando allena è riuscito ad ottenere dai suoi allievi una medaglia d’argento ai campionati nazionali esordienti 2014 ed una di bronzo ai recenti campionati nazionali under 17. «La passione che ho per questo sport, vorrei riuscire a trasmetterla ai ragazzi. Perché può dare a loro veramente tanto, soprattutto se sono disposti ad impegnarsi seriamente. Il successo sarà poi la conseguenza dell’impegno e del sacrificio», dice Vito Dellino. Grazie all’accordo Fipe, Coni e Forze Armate, il progetto “Salva giovani” dà la possibilità agli atleti validi, di accedere ai gruppi sportivi militari. L’attività sportiva è praticata nei locali messi a disposizione dalla scuola e dal Comune ed è assolutamente gratuita. Vito Dellino, incomincia la pratica sportiva pesistica all’età di 16 anni, dopo una selezione di studenti nella sua città natale, Bari. Si appassiona subito di questa disciplina sportiva, nel contempo studia e lavora come barman. E’ stato atleta della Nazionale italiana dal 2002 al 2012 (titolato miglior atleta federale di quel decennio). Durante la sua attività agonistica ha vinto quattro coppe Italia, undici titoli italiani assoluti, sette titoli italiani di classe, una medaglia d’oro, una d’argento agli europei del 2009, una d’argento agli europei 2008. Inoltre ha partecipato alle olimpiadi di Pechino nel 2008. Vito Dellino, presta servizio al 21° Gruppo Squadroni Aves “Orsa Maggiore”, presso l’aeroporto militare di Elmas. Si allenava presso la palestra federale di Villaspeciosa, gestita e guidata dal tecnico federale Gonario Corbu. Da qui la necessità e la scelta di acquistare casa a Uta, paese tranquillo che favoriva le sue esigenze di lavoro e sport. Qui ha imparato ad amare la Sardegna, il suo mare, la sua cucina e il calore della gente. Nel suo intento vorrebbe riuscire ad allargare il progetto “Salva giovani” anche ai paesi limitrofi, in particolar modo Siliqua, Decimoputzu, Decimomannu, Assemini e Elmas, dove in genere si praticano altri sport e la pesistica è effettivamente sconosciuta. Tuttavia, per poter concretizzare questo suo piano sono indispensabili i seguenti requisiti: la collaborazione delle scuole e dei comuni e disporre di locali idonei allo svolgimento di quest’attività sportiva.












