Vigilanza in Regione, Cossa: “Gare d’appalto come oggetti misteriosi”

La denuncia del consigliere regionale dei Riformatori, Michele Cossa: “Sulla gara della vigilanza in Regione, calpestati gli indirizzi di un Consiglio Regionale che non conta nulla”


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“Nessun riscontro all’ordine del giorno approvato dal Consiglio e nessuna risposta alle molte interrogazioni sul tema. La gara d’appalto per il servizio di vigilanza nelle Asl e nelle pubbliche amministrazioni è un oggetto misterioso. Eppure le questioni sollevate non sono da poco: stipendi del personale indegni di un Paese moderno e palese violazione delle indicazioni date dal Consiglio regionale con la risoluzione n. 12 del 2015. Stipendi di 6/700 euro al mese creano, per mano dell’amministrazione regionale sovranità e di sinistra, un nuovo sottoproletariato”.

Lo denuncia il consigliere regionale dei Riformatori Sardi, Michele Cossa. “E’ evidente che il Consiglio non conta nulla: gli indirizzi che da’ sono acqua fresca per la Giunta e per la burocrazia regionale, anche se vengono approvati all’unanimità. È evidente che l’amministrazione deve risparmiare, laddove è possibile. Ma deve farlo tagliando servizi inutili, come la vigilanza del rudere dell’ex Ospedale marino, anziché giocare sulla pelle delle famiglie. Ci dicano finalmente quanti e quali inutili servizi di vigilanza sono pagati dai contribuenti. E quanto costano. “La Giunta sta agendo con fredda determinazione, sulla base di logiche che certo non sono né di risparmio né di razionalizzazione dei servizi”.