Videosorveglianza a Selargius: un impianto da 32mila euro per mettere ko i furbetti dei rifiuti

L’occhio elettronico a Selargius sarà “invisibile” e più incisivo. Riprenderà anche in “presa diretta” il getto di rifiuti”, la targa del veicolo e il trasgressore: in arrivo un sistema di video sorveglianza ben occultabile e che sarà in grado di riprendere costantemente per oltre  100 ore l’area in cui è posizionata e di inviare le immagini in tempo reale


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L’occhio elettronico a Selargius sarà “invisibile” e più incisivo. Riprenderà anche in “presa diretta” il getto di rifiuti”, la targa del veicolo e il trasgressore: in arrivo un sistema di video sorveglianza ben occultabile e che sarà in grado di riprendere costantemente per oltre  100 ore l’area in cui è posizionata e di inviare le immagini in tempo reale delle riprese effettuate  in modo tale che gli autori di reati ambientali, come l’abbandono di materiali contenenti amianto o altre sostanze particolarmente pericolose per la salute dei  cittadini, saranno facilmente individuabili.
Un investimento importante quello del comune, circa 32 mila euro, per mettere ko i “furbetti” che abbandonano i rifiuti nelle aeree non autorizzate. L’attività di monitoraggio del territorio comunale effettuata dagli agenti della Polizia  Locale e dalla Compagnia Barracellare anche tramite sistemi di telecamere a circuito chiuso sta dando  eccellenti risultati in quanto si stanno individuando numerose fattispecie di abbandono di rifiuti. Il fenomeno però non accenna a diminuire e per accrescere le possibilità di  controllo le autorità competenti necessitano aumentare il numero delle attrezzature portatili, in grado di riprendere un ampio angolo  visuale e che possono essere occultate per accrescere il numero dei controlli e individuare gli
autori di tali comportamenti illeciti e nocivi, sempre più spesso configurabili in reati ambientali.
L’acquisto, tramite MEPA, di questo sistema di telecamere  per il contrasto all’abbandono dei rifiuti, con  permuta di attrezzature obsolete, fortemente voluto anche dal comandante della polizia municipale Marco Cantori, verrà ammortizzato con gli introiti ricavati, poiché il perseguimento degli autori di reati ambientali può essere fatto ricorso a sistemi di  ripresa occultati.


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