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Ventidue proposte per rilanciare il commercio di via Garibaldi dopo i lavori di restyling, arrivati ormai al rush finale. Sono contenute in un documento stilato da uno dei commercianti della via dello shopping cagliaritano, e rappresentante di Confesercenti, Paolo Angius. “L’obiettivo è confrontarci con il Comune e gli altri operatori su questo elaborato – spiega Angius – per poi tradurre in delibera comunale le proposte”.
Futuro pedonale e al coperto, in stile Bilbao e Valencia. La richiesta principale è quella della “chiusura totale al traffico di via Garibaldi anche attraverso il montaggio di barriere fisiche, e la sostituzione delle telecamere poste negli accessi della via, con i dissuasori elettronici a scomparsa”. Una proposta in parte già condivisa dall’amministrazione che da subito ha parlato di stop alle auto dopo i lavori. E ancora “la creazione di punti di incontro e di sosta con panchine, arredo verde e pergole ombreggiate, ottenute arretrando di circa un metro e mezzo i paletti che delimitano la via Garibaldi con le vie Orlando, Oristano, Iglesias, e vico I Sulis. L’identificazione di aree di suolo pubblico da destinare alla ristorazione, la totale proibizione di qualsiasi forma di ambulantato”. Ma soprattutto la copertura totale o parziale con vele, in stile Bilbao o Valencia, come già proposto dai commercianti alla precedente giunta Floris. E poi c’è la richiesta di parcheggi per camion adibiti per il carico e scarico merci, per i taxi, magari in piazza Costituzione, e la realizzazione di stazioni di parcheggio con colonnine per la ricarica di auto e moto elettriche. Il potenziamento del trasporto pubblico nella zona con “una variante sperimentale del percorso della linea 10 del Ctm che ipotizziamo – propone Angius – possa percorrere con mezzi più piccoli ma più assiduamente il tratto viale Regina Margherita – via Eleonora D’Arborea – via Oristano – via Einaudi – via Alghero. Ma anche l’incremento del numero dei raccogli rifiuti, impianti di videosorveglianza, e la creazione di una wifi-area”. Per il rilancio del commercio Angius propone anche “l’apertura di nuovi settori merceologici, di favorire l’accorpamento di unità immobiliari commerciali. E di prevedere incentivi per la ristrutturazione delle facciate, oltre a predisporre apposite multe per chi non tiene decorosamente puliti i negozi sfitti. E ancora la realizzazione di bagni pubblici da collocare ad esempio nei locali dell’ex circoscrizione”.