Via Dante, a cosa servono e a cosa sono serviti davvero i lavori? Carlo Trois, proprietario della storica gelateria in via Dante, un locale che vanta 50 anni di attività, ha espresso le sue perplessità sull’effettiva utilità dei lavori di ampliamento dei marciapiedi e il conseguente rimpicciolimento delle strade. Perplessità condivise anche dai suoi clienti e da chi frequenta la zona. Carlo Trois non ha dubbi: “Salta agli occhi di tutti se prima avevamo 5 tavolini e adessso ne abbiamo solo tre, sapete cosa succede? Che la gente si vuole sedere e magari va dalla concorremza”.
E sul volto della nuova via Dante, Carlo Trois esprime tutte le sue perplessità: “Sia io che il 99 per cento dei miei clienti non capiamo davvero i benefici dei restringimenti provocati dai lavori effettuati. Le promesse erano state diverse ma i risultati per ora sono questi”. I lavori infatti hanno portato alla diminuzione dei posti a sedere nello storico locale e di conseguenza un impatto economico negativo. E più in fenerale a una via Dante con i maxi marciapiedi, la carreggiata stretta e i parcheggi ko, con i dossi rialzati addirittura nelle curve. L’ interlocutore di referenza è il Comune, le cui promesse di modernizzazione dell’area per ora restano incompiute, così come in Via Roma dove la situazione cantieri è ugualmente tragica.











