Dopo aver rubato una Fiat 600, ha pensato bene di lasciare la sua firma su un CID (Constatazione Amichevole di Incidente) redatto a seguito di un tamponamento, facendosi incastrare in poche ore dai carabinieri.
Tutto ha inizio con una telefonata dall’assicurazione. Una donna di 36 anni, residente a Vallermosa, viene contattata per l’apertura di un sinistro a seguito di un incidente stradale. Una telefonata di routine che però nascondeva una sorpresa sgradevole: la sua macchina era stata rubata. Incredula e confusa, la donna si reca alla stazione dei carabinieri per denunciare il furto. I militari si attivano immediatamente nelle ricerche e decidono di partire proprio dall’incidente segnalato.
Da qui la storia prende una piega decisamente più interessante: i carabinieri scoprono che, a seguito dell’incidente, era stata redatta una constatazione amichevole, firmata nientemeno che dal ladro stesso, un ventenne residente in zona.
Parte quindi la caccia al giovane che, in poche ore, viene trovato proprio alla guida della Fiat 600 rubata. Il finale della storia è dolce-amaro: lieto per la proprietaria, che si vede restituire la sua auto, un po’ meno per il giovane ladro, che invece si ritrova a dover fare i conti con la giustizia.











