Ancora un’aggressione nel carcere di Uta, UilPa: “Basta, servono interventi concreti”

 Ennesimo episodio di aggressione a danni degli Agenti nel carcere di Uta


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Ennesimo episodio di aggressione a danni degli Agenti nel carcere di Uta, un detenuto di origine nord africana affetto da problemi psichiatrici, noto per comportamenti aggressivi, improvvisamente ha dato in escandescenza e aggredito un Agente con dei violenti pugni sul volto. L’ispettore responsabile del turno è intervenuto per cercare di immobilizzare il detenuto e ha subito una manata nel volto. Entrambe sono stati costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso per le ferite riportate ed all’Agente è stato suturato il labbro.

A renderlo noto è il segretario generale della UIL PA Polizia Penitenziaria della Sardegna Michele Cireddu che dichiara: ”Mentre l’attenzione del Capo del Dipartimento sembra focalizzata all’allocazione dei detenuti 41 bis in Sardegna, inesorabilmente continuano le aggressioni a danno dei nostri Agenti. Spesso ci si dimentica che negli Istituti sardi ci sono anche detenuti con gravi problemi psichiatrici che si trovano in carcere perchè sono stati chiusi i manicomi psichiatrici giudiziari e non sono stati previste strutture alternative. Esistono le REMS ma possono ospitare solo pochi detenuti , di conseguenza la stragrande maggioranza di coloro che potevano essere assegnati in quelle strutture sono invece negli Istituti ordinari.

Continuiamo a denunciare la  mancanza di strumenti che possono prevenire le aggressioni e possono agevolare il personale nella gestione di tali situazioni, ma il Capo del Dipartimento si e’ limitato ad emanare una circolare che assicura il trasferimento immediato dei detenuti responsabili di aggressione a danno degli Agenti. Assicurare almeno questa disposizione sarebbe già un primo passo che riteniamo assolutamente insufficiente perche’ sposta semplicemente il problema da un Istituto ad un altro.

Se il Dipartimento non metterà in atto degli interventi concreti e non meramente burocratici non e’ difficile prevedere che lo stillicidio di aggressioni continuerà inesorabile e le conseguenze le pagheranno i nostri Poliziotti evidentemente considerati come l’anello debole della catena.

Ogni aggressione subita dai nostri Poliziotti e’ una sconfitta per lo Stato e delle Istituzioni, siamo fortemente amareggiati, gli Agenti non meritano assolutamente questa indifferenza ed un simile trattamento!”.

 


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