Si è saputo soltanto dopo un anno della morte di un altro militare in Sardegna, malato di leucemia. A renderlo noto oggi, Falco Accame, presidente dell’Anavafaf, citando il caso di Luca Iddas, malato di leucemia, che aveva scritto all’associazione il 20 marzo 2012 chiedendo informazioni per una causa di servizio.
Il Ministero della Difesa – si legge in una nota – ha comunicato il diniego dei risarcimenti affermando che “il decesso da leucemia mieloide acuta non può riconoscersi dipendente da fatti di servizio. Tale risposta – sostiene Accame – è assolutamente sorprendente e inaccettabile. In primo luogo perché secondo la legge 308/81, i risarcimenti sono comunque dovuti nei casi di tumore in rapida evoluzione, in base a quanto disposto dalla L. 313/68. In secondo luogo – aggiunge – perché per molti casi di leucemia sono stati riconosciuti i risarcimenti”.
“Il diniego opposto dal Comitato di Verifica per le cause di servizio – precisa – deve essere rivisto. Tra l’altro i risarcimenti non sono dovuti solo nel caso di possa dimostrare un legame meccanicistico (deterministico) tra la malattia (ad esempio tumore) e la possibile causa, ma è sufficiente che esista un legame probabilistico e non è affatto necessaria la dimostrabilità vera o presunta della causa di servizio: sufficiente che sussista la condizione di’”permanenza in servizio’, certamente esistente nel caso Iddas”.












